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geomorfositi (Figura 13). Le immagini sono state acquisite sul campo mediante apparecchiatura
fotografica Canon ad alta definizione e successivamente elaborate mediante software PanoTour
Pro V 2.3.2. Si tratta di siti molto importanti dal punto di vista socio-economico, poiché le attività
estrattive in questi luoghi hanno rappresentato in passato una delle principali fonti di
sostentamento economico per l’Isola di Favignana, al pari delle più note attività legate alla pesca e
alla lavorazione del tonno. Tuttavia, si tratta di un patrimonio che in epoca più recente è stato
quasi del tutto trascurato e per motivi di sicurezza molti dei siti un tempo impiegati per le attività
estrattive attualmente risultano inaccessibili o solo in parte fruibili a causa dei consistenti rischi
connessi al progressivo deterioramento dovuto alla costante erosione dei fronti esposti agli agenti
atmosferici. Un lavoro analogo verrà realizzato nelle prossime fasi di sviluppo del progetto
mediante la ricostruzione di tour virtuali dei principali siti d’immersione presenti all’interno
dell’AMP. Analogamente a quanto affermato per le cave, anche nel caso dei tour virtuali
subacquei, una delle finalità principali sarà quella di rendere fruibile il patrimonio naturalistico del
SIC marino “Fondali delle Isole Egadi” anche a chi non è in possesso di un brevetto subacqueo per
potervi accedere direttamente. Le iniziative a carattere divulgativo sulle quali da tempo opera
l’AMP costituiscono lo strumento primario per la conservazione della biodiversità marina e delle
risorse che essa fornisce, infatti, soltanto impegnandosi a far conoscere le emergenze biologiche e
naturalistiche presenti sul territorio e valorizzandole è possibile incrementarne la fruibilità
promuovendone un uso sostenibile. Al contempo, però, potrebbe trattarsi di un ulteriore
strumento di monitoraggio della biodiversità, a supporto delle attività di visual census che
normalmente vengono svolte da operatori subacquei in immersione. La disponibilità di video
transetti georiferiti, infatti, potrebbe costituire una valida integrazione ai dati attualmente
disponibili circa il censimento della fauna ittica e delle specie bentoniche che caratterizzano i
fondali dell’AMP. Mediante analisi di overlay tra i principali siti di immersione e le aree di hot spot
in cui si concentra il maggior numero di accessi da parte degli utenti dei centri diving, verranno
individuati i percorsi maggiormente rilevanti da un punto di vista naturalistico e del conseguente
uso ricreativo che ne viene fatto, ed eventualmente gli stessi potranno essere utilizzati come
potenziali siti di monitoraggio prioritari per la valutazione degli effetti legati alle suddette pressioni
antropiche. L’individuazione dei siti da indagare potrà essere fatta anche sulla base dei dati
ottenuti nel corso di un progetto di ricerca svolto recentemente dall’AMP in collaborazione con
ENEA, dedicato alla descrizione e illustrazione di una selezione di itinerari subacquei attorno alle
isole di Favignana, Marettimo e Levanzo e avente tra gli altri obiettivi quello di contribuire a
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