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Thalassia Salentina n. 38-2016
ionico Monophorus amicitiae Romani, 2015 e Fusinus corallinus Russo &
Germanà, 2014, due specie recentemente descritte e, la seconda, non anco-
ra rinvenuta al di fuori del suo locus typicus.
Gli esemplari oggetto della presente nota sono stati rinvenuti in diversi
campioni di residui di pesca avuti da un motopeschereccio della flotta di
Porto Cesareo (LE), nei mesi di giugno e luglio del 2014. Il natante in que-
stione, il Messalina, è dedito alla pesca all’aragosta ed opera a profondità
comprese tra 80 e 100 m, su fondali coralligeni, habitat della specie oggetto
della pesca. Il materiale ottenuto è stato lavato in acqua dolce, asciugato,
setacciato per dividerlo in tre categorie granulometriche ed osservato allo
stereomicroscopio.
RISULTATI E DISCUSSIONE
Monophorus amicitiae (Fig. 1)
Sistematica
Classis Gastropoda Cuvier, 1795
Familia Triphoridae Gray, 1847
Subfamilia Triphorinae Gray, 1847
Genus Monophorus Grillo, 1877
Monophorus amicitiae Romani, 2015
È una specie di recente istituzione, apparentemente molto rara. Allo stato
attuale è stata reperita solo nell’Arcipelago Toscano in pochi esemplari e
nelle Isole Egadi (Delongueville and ScailleT, 2016). Il locus typicus è l’Isola
d’Elba e l’olotipo misura 5,65 mm. Il carattere morfologicamente più pecu-
liare di M. amicitiae è l’apice; la protoconca, sebbene multispirale, ha solo
2.7-3 giri e il nucleo è largo, conferendole un aspetto cilindrico. L’unica
congenerica mediterranea che può esserle accostata è Monophorus albo-
ranensis Rolàn & Peñas, 2001; entrambe hanno una conchiglia giallina ma
quest’ultima ha spesso una colorazione non uniforme e raggiunge dimensio-
ni maggiori; inoltre la protoconca ha profilo più conico, è più grande, più
scura e con almeno un giro in più (roMani, 2015).
L’unico esemplare di M. amicitiae rinvenuto a Porto Cesareo, in un cam-
pione di residui di pesca, misura 4,1 mm. Il campione in questione proviene
da fondale a coralligeno, dalla profondità di 80 m.
La presente segnalazione permette di estendere notevolmente la distribu-
zione conosciuta di M. amicitiae e, sebbene i dati a disposizione siano anco-
ra scarsi, si può ipotizzare che la specie possa avere un’ampia distribuzione
nel Mar Mediterraneo ma che data la sua rarità sia sfuggita.
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