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INTRODUZIOiNE
Il bisogno generalmente sentito di un manuale, ove coloro che s'iniziano
allo studio della nostra flora italiana possano, trovare una guida alla de-
terminazione delle specie nostre spontanee, si è quello che mi ha indotto
alla pubblicazione della presente opera.
Nel condurre ad effetto un tal lavoro ho procurato, per quanto mi è
/ stato possibile, di seguire quelle norme che mi sembrarono più adatte
a raggiungere lo scopo prefissomi.
Riguardo ai limiti che ho creduto conveniente assegnare a questa
Flora, ho giudicato partito migliore Funiformarmi ai confini naturali
geografici. Così il limite superiore sarà per me stabilito da una linea
che passi pel crine delle principali montagne della catena delle Alpi,
incominciando ad occidente col fiume Varo e passando quindi per le
Alpi Marittime, Cozie, Graje, Pennine, Lepontine, Retiche, Gamiche e
Giulie, e da queste proseguendo fino a Fiume. Il Cantone Ticino, il
Tirolo italiano e l'Istria restano conseguentemente inclusi in questa
. Flora. La Dalmazia con le isole adiacenti ne resta esclusa, per quanto
la sua flora abbia relazioni intime con quella della parte orientale della
nostra Penisola, e ciò perchè ho preferito attenermi al limite naturale se-
gnato dal mare, piuttostochè andare a cercarne uno assai più difficile a
determinarsi, qual è quello che forse si potrebbe condurre pel crine dei
monti dalmati. La nostra linea |di confine adunque si continuerà da
Fiume lungo l'asse dell'Adriatico includendo l'isola di Pelagosa, attra-
verserà il canale d'Otranto, si ripiegherà a hbeccio incurvandosi conve-
;• nlentemente per passare al di fuori delle isole maltesi, nonché di Linosa e