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Nelle cave dette “pirrere” i mastri cavatori (i pirriaturi), con l’ausilio di semplici arnesi
manuali, hanno modificato il paesaggio, lasciando vaste voragini nel terreno nel caso delle cave a
cielo aperto, o un dedalo di gallerie, cunicoli ed ambienti nel caso delle cave in grotta.
Ed è in una di queste ex-cave che troviamo un meraviglioso giardino ipogeo nato grazie alla
caparbietà di una donna, Maria Gabriella Campo che, in trent’anni di lavoro e dedizione, andando
contro tutti quelli che le dicevano che si stava cimentando in un’impresa impossibile, con la sua
tenacia e il suo amore per il territorio, è riuscita a dare vita a un “gigantesco eden sommerso”.
Il giardino segreto
Grazie alla signora Gabriella possiamo oggi ammirare incantati piante che provengono
dalla più svariate parti del mondo, immersi nella storia dell’isola, dei suoi pirriaturi, dell’intreccio di
colori e varietà, che in una convivenza silenziosa e pacifica ci insegnano che vivere
nell’accoglienza del diverso non è poi un’impresa così impossibile.
Favignana