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2 AREE PROTETTE
2.3 Zone di Tutela Biologica
La disciplina che regolamenta specificatamente il settore della pesca professionale prevedeva, sin zone di tutela biologica, unico a livello nazionale,
dalla l. 963 del 1965 (“Disciplina della pesca marittima”) e dal DPR 1639 del 1968, che ne costi- cui fu affidato l’onere di stilare la regolamenta-
tuisce il regolamento di attuazione, la possibilità di proteggere alcune zone importanti per la tutela zione dell’attività di pesca e predisporre il rela-
delle risorse biologiche (art. 98), nel contesto della gestione delle risorse di pesca, mediante l’isti- tivo monitoraggio e controllo di tutte le ZTB.
tuzione di zone di tutela biologica da parte del Ministero competente in materia di pesca marittima Quindi, sulla base delle indicazioni espresse dal
(attualmente il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali). Comitato venivano individuate le limitazioni al-
Tali norme, da cui deriva l’istituzione delle Zone di Tutela Biologica, sono specifiche per l’attività di l’attività di pesca da associare a ciascuna zona
pesca e precorrono di più di 15 anni la normativa sulle aree marine protette (1982), che prelude allo che saranno recepite e disposte dal D.M. del 22
studio e poi all’istituzione di un primo elenco di aree da istituire, con finalità più generali di tutela gennaio 2009. È stato così interdetto o limitato
ambientale. nel tempo l’uso di determinati sistemi di pesca
Negli anni successivi alle disposizioni normative nazionali si sono affiancate norme europee che sta- allo scopo appunto di tutelare le risorse biologi-
bilivano la possibilità quando non l’obbligo di vietare in talune condizioni o aree le attività di pesca che del mare e indirettamente rendere più so-
ai fini della tutela di ambienti specifici (p. es. le lagune) o caratterizzate dalla presenza di partico- stenibile l’attività di prelievo da pesca. In parti-
lari biocenosi marine. colare è stata vietata la pesca del novellame di
Le ZTB si basano in pratica sulla possibilità di vietare o limitare nel tempo tutte o alcune attività di tutte le specie di pesci, per tutto l’anno ed in
pesca nelle zone di mare che, in base a dati scientifici, siano riconosciute come aree di riproduzione tutte le zone di tutela biologica e fortemente li-
o di accrescimento di specie marine di importanza economica e/o che risultino impoverite da uno mitato nel tempo quando non interdetto per
sfruttamento troppo elevato. tutto l’anno l’uso dei sistemi a maggior impatto
Con un Decreto dell’allora Ministero delle politiche agricole e forestali del 16 giugno 1998 vengono ambientale.
istituite le prime quattro ZTB. Successivamente ne sono state istituite altre otte con successivi de- La necessità di redigere piani di gestione relativi
creti ministeriali ed oggi se ne contano dodici lungo tutte le coste italiane. alle attività di pesca con il contributo degli
L’iter per la costituzione di una zona di tutela biologica viene avviato con l’individuazione delle esi- stessi pescatori dovrebbe permettere di rendere
genze generali, alla quale segue la fase dedicata alla ricerca scientifica, che ha lo scopo di verifi- condiviso l’utilizzo di questo strumento flessi-
care la distribuzione delle popolazioni ittiche e l’effettiva esigenza di protezione e quantificare la su- bile ed eventualmente estenderlo nell’ambito
perficie e la migliore localizzazione per raggiungere lo scopo, tenendo conto delle caratteristiche bio- della più generale gestione spaziale delle atti-
logiche delle specie da proteggere specificatamente. vità di pesca.
Nel 2006 veniva quindi istituito, sempre tramite decreto del MiPAAF, un Comitato di Gestione delle Ed in questo senso diviene estremamente utile
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