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Alimenta: il serbatoio di accumulo di Rossanello.
Diametro 250 mm.
Serbatoio Rossannello
Approvvigionamento: acqua fornita dalle navi cisterna.
Alimenta: due pompe trasferiscono l’acqua al serbatoio di distribuzione di Santa Caterina.
Diametro 250 mm.
Capacità massima 2.000 m 3.
Serbatoio di distribuzione Santa Caterina
Approvvigionamento: proveniente dalla condotta sottomarina e quella scaricata dalle navi ci-
sterna.
Alimenta: tramite gravità il serbatoio dell’isola di Levanzo.
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Capacità massima 1.200 m .
Serbatoio Croci
Approvvigionamento: per gravità tramite condotta sottomarina.
Alimenta: l’isola di Levanzo.
Capacità massima 800 m . 3
10.2.2 Favignana acqua sotterranea
Nonostante le scarse precipitazioni, l’isola di Favignana è ricca di pozzi di
emungimento, creatosi dalla neurale raccolta delle acque piovane nelle
cavità carsiche e nelle sacche tufacee; successivamente richiamata ap-
punto in pozzi. Fin dall’antichità, per risolvere alla mancata presenza di
fonti sorgive, l’acqua della falda freatica veniva intercettata e, in seguito,
convogliata (per mezzo di norie o senie azionate da animali da tiro) fino a
notevoli distanze rispetto il punto di rinvenimento. Questo era possibile
tramite lunghi cunicoli sotterranei posti con leggera pendenza e accom-
pagnati da pozzetti di aerazione . I pozzi possono essere divisi in due dif-
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ferenti tipologie: quelli di più grandi dimensioni utili, appunto, per l’irri-
gazione dei campi e, quelli di più piccole dimensioni, per uso domestico.
La maggior parte dei pozzi di emungimento sono presenti nella parte
orientale dell’isola; mentre risultano particolarmente scarsi nella parte
occidentale dell’isola, a causa proprio della diversa natura del sottosuolo
costituita principalmente da roccia calcarea dura. L’acqua di un pozzo di
emungimento può essere di natura salmastra, in prossimità della linea di
costa, mentre più o meno dolce e quasi potabile nelle aree più interne.
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La qualità dell’acqua anche dalla profondità dei pozzi. Nel centro abitato
hanno profondità che va dai 3 ai 12 metri, mentre quelli in periferia rag-
giungono una profondità variabile dai 10 ai 15 metri .
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Nella storia quest’acqua ha permesso la sopravvivenza di Favignana du-
rante i periodi di grande siccità, essendo particolarmente utile per l’irri-
gazione di campi e orti .
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Oggi non si riconosce l’esatto sfruttamento dei pozzi esistenti. La possibi-
lità di un loro uso efficiente è spesso minacciata dalla possibile contami-
indicatori ambientali/ 137