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10.2 Acqua
10.2.1 Approvvigionamento idrico
L’approvvigionamento di acqua potabile nelle isole minori rappresenta
una delle tematiche di maggiore criticità, data dalla complessità gestio-
nale del servizio.
Territori circoscritti e marginali, come quelli delle isole minori, soffrono
frequentemente d’insufficienza di risorse idriche a livello locale. La ca-
pacità di riuscire a soddisfare il fabbisogno idrico, diviene maggiormen-
te difficile durante la stagione turistica, nel quale si registrano picchi di
consumi idrici. La componente turistica, infatti, contribuisce fortemente
a incrementare la difficoltà amministrativa nel servizio.
La scarsa disponibilità d’acqua nelle realtà insulari, ha generato nell’a-
vanzare degli anni una forte dipendenza dalla terraferma in termini di
approvvigionamento, rendendo difficile e limitante lo sviluppo socio-e-
conomico territoriale.
Negli ultimi decenni la gestione idrica delle isole minori italiane è argo-
mento specifico di leggi di Stato (L. 9705/1950 n. 307 – L. 19/05/1967, n. 378
– D. Lgs 30/06/1998, n. 244) e si inserisce, inoltre, nel contesto più ampio
di problematica ambientale delineato dalla Direttiva Quadro europea sul-
le Acque (WFD 2000/60/CE) .
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La risorsa idrica all’interno dell’arcipelago delle Egadi è particolarmente
limitata. Mentre nell’isola di Marettimo sono presenti tre sorgenti (Capo
d’acqua, Celso e Pelosa), capaci di garantire rispettivamente 11.984, 18.922
e 16.083 per una discreta quantità idrica paria a 46.989 m3/anno, le isole
di Favignana e Levanzo sono prive di qualsiasi fonte d’acqua sorgiva. In
queste due isole il rifornimento di acqua potabile avviene tramite acque-
dotto comunale, che a sua volta attinge dalla terraferma per mezzo di una
ormai vecchia e poco efficiente condotta sottomarina. La distribuzione
avviene tramite tre serbatoi di capacità massima 4.000 m3. La condotta
sottomarina non è l’unico mezzo di approvvigionamento, infatti, negli ul-
timi anni l’amministrazione comunale ha implementato l’approvvigiona-
mento idrico tramite l’utilizzo di bettoline e navi cisterna. L’apporto delle
navi cisterna si intensifica specie nella stagione estiva. Inoltre, parte delle
abitazioni (soprattutto quelle più antiche) è fornita da cisterne sotterra-
nee per la raccolta di acqua piovana tramite lastrico .
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Sinteticamente:
Condotta sottomarina
Approvvigionamento: tramite l’Acquedotto Bresciana gestito dal Comune di Trapani.
Alimenta: il serbatoio di Santa Caterina.
Diametro 240 mm.
Lunghezza 36 km.
Capacità massima 1.200 m . 3
Condotta in navi cisterne
Approvvigionamento: collegamento per mezzo di scarico in nave.
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