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nazione della falda freatica da parte delle acque marine.
Questo rappresenta un ulteriore fattore di degrado quali-quantitativo,
con notevoli ripercussioni nell’approvvigionamento idrico.
10.2.3 Consumo
Nelle Isole Egadi il trend dei consumi annui complessivi di acqua pota-
bile è notevolmente in crescita, probabilmente dovuto al continuo incre-
mento di presenze turistiche degli ultimi anni.
Vi è inoltre un aumento dell’approvvigionamento tramite navi cisterna,
rispetto alla fornitura per mezzo della condotta sottomarina. Questo è do-
vuto ai continui disservizi dall’acquedotto Bresciana, che ha spesso inter-
rotto il servizio di erogazione dell’acqua potabile anche nei periodi estivi.
In queste occasioni, infatti, l’amministrazione comunale è stata costretta
a provvedere all’approvvigionamento idrico esclusivamente tramite nave
cisterna.
Inoltre, come in precedenza affermato, la condotta sottomarina è vecchia
e poco efficiente.
Si riscontra un consumo pro-capite particolarmente elevato (326 m ) , ri-
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conducibile sicuramente, oltre alla maggiore richiesta di acqua durante
al periodo estivo, ad una possibile perdita della condotta. L’entità del pro-
blema non è però quantificabile .
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Si riportano, di seguito, i dati relativi all’andamento del consumo com-
plessivo di acqua potabile negli ultimi anni per suddivisione di modalità
di approvvigionamento .
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FONTI NON LOCALI
dipendenza dalla
terraferma 10.2.4 Acque reflue
L’assenza di strutture idonee alla depurazione delle acque reflue è un’altra
problematica rilevante dell’arcipelago.
INQUINAMENTO Nell’isola di Favignana la rete fognaria si estende per una lunghezza di
trasporto marittimo e pp
elevate emissioni circa 12 km, con copertura pari al 95% del territorio. Ancora oggi la ge-
stione delle acque reflue prevede il convoglio in due scarichi situati nel
INEFFICENZA lungomare, a ridosso del centro abitato. Tale zona ricade in un’area di ele-
perdite non stimabili vato pregio ambientale e di grande interesse turistico-culturale essendo
della condotta
localizzato fra le storiche cave.
Una parte rilevante degli scarichi domestici (relativi ai nuclei abitativi a
COSTI OPERATIVI
costi di ridosso delle attività agricole) sono trattati tramite fosse imhoff o sem-
approvigionamento plicemente disperse nel sottosuolo. Non si ha una reale consapevolezza
delle ricadute che tale fenomeno ha nel territorio e nelle acque profonde.
Negli ultimi anni alcune strutture ricettive si sono dotate di piccoli im-
INQUINAMENTO
no trattamento dei reflui pianti di depurazione.
Nelle altre due isole la situazione è medesima: Levanzo e Marettimo non
INEFFICENZA possiedono alcun tipo d’impianto di trattamento dei reflui e le acque sono
blocco a causa di convogliate in una condotta che scarica appena sopra il livello del mare,
condizioni
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metereologiche avverse nella zona portuale .
138 /indicatori ambientali