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al tempo dei Florio, era una florida azienda capace di muovere l’intera
economia insulare coinvolgendo quasi l’intera comunità. Contava oltre
800 dipendenti: gli uomini provvedevano alle attività di preparazione,
mente le donne ed i bambini si occupavano della seconda fase di lavora-
zione composta dalla cottura e l’iscatolamento del tonno all’interno del-
lo stabilimento. Il modello economico proposto dalla famiglia Florio era
tipo imprenditoriale e si svolgeva appunto nello stabilimento ridisegna-
to a partire dal 1874 da Giuseppe Damiani Almeyda, uno dei più famosi
architetti dell’epoca. Era un complesso industriale davvero innovativo,
tecnicamente avanzato e organizzato in modo moderno. Dal 2007 la pe-
sca del tonno, con il tradizionale metodo della mattanza, viene vietata in
Sicilia, in prevenzione della specie a rischio di estinzione. Di recente, lo
Stabilimento è diventato spazio museale, capace di narrare l’isola di Favi-
gnana con la sua storia e la sua cultura immateriale e materiale. L’edificio
si articola intorno a grandi corti nel quale sono distribuiti i diversi spazi
per le differenti destinazioni d’uso: uffici, magazzini, falegnameria, offi-
cine, spogliatoi per gli uomini e per le donne, magazzino militare, stiva,
galleria delle macchine, “trizzana” e “marfaraggio” (per il ricovero delle
barche), locali a servizio con forni per la cottura del tonno ed infine, le
tre alte ciminiere. Dentro lo stabilimento, a testimonianza dell’attenzione
dei Florio alla condizione degli operai, si trovava anche un’infermeria e
persino un asilo nido. Attraversando l’interno del complesso, lungo la se-
quenza di archi su una superficie di circa 32.000 mq., si trovano vecchie
barche d’epoca, reti intrise di salsedine con le quali si praticava la mat-
tanza (l’uccisione dei tonni) ed infine, i macchinari necessari al processo
di lavorazione del pesce .
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4.4.4 Palazzo Florio
Il palazzo Florio è uno straordinario edificio in stile neogotico con richia-
mi allo stile liberty, costruito nel 1878, anch’esso progetto di Damiani Al-
meyda. Nato come residenza estiva della famiglia Florio, spesso ospitava
illustri personaggi storici durante il periodo di mattanza.
4.4.5 Il Forte di S. Caterina
Sul punto più alto della collina, si erge in discreto stato di conservazione,
il Forte di S. Caterina. Tale manufatto venne edificato nel XII secolo, su
una preesistente torre di avvistamento saracena (IX secolo), da Ruggero
Il, detto il Normanno e successivamente ampliato da Andrea Rizzo, si-
gnore di Favignana, contro gli attacchi dei corsari. In contemporaneo al
Forte di S. Caterina, su una seconda torre di avvistamento, fu costruito
anche quello di S. Leonardo (dove attualmente è collocato il palazzo Flo-
rio), mentre della terza torre, definita la Torretta, rimangono poche trac-
ce. Da queste tre torri ne deriva il vecchio sistema difensivo dell’isola; ed
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