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4.5 Levanzo
Levanzo (37° 59’ N, 12° 20’ E), è l’isola delle Egadi meno estesa territo-
rialmente. Essa è caratterizzata dai suoi 5 km2, e da una popolazione (di
poco più di 200 abitanti) concentrata nell’unico centro abitato situato sul-
la sponda meridionale dell’isola, nella così detta Cala Dogana. Le origini
di tale isola risalgono all’epoca preistorica (come testimoniato dai ritrova-
menti all’interno della Grotta del Genovese). La sua storia si intreccia con
quella delle altre isole Egadi e della Sicilia stessa, subendone le medesime
successioni politiche ed economiche .
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4.5.1 Centro storico
Il centro storico di Levanzo è costituito dalla presenza di un piccolo com-
plesso abitativo attraversato da un’unica arteria, che originariamente ave-
va il compito di collegare il paese alla “case Florio” mentre attualmente si
è estesa fino a l’altra punta dell’isola .
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4.5.2 La Grotta del Genovese
Le testimonianze artistiche all’interno della Grotta del Genovese, situata
nella costa nord-occidentale dell’isola di Levanzo, fanno di tale cavità un
sito archeologico di grande rilevanza, ancora oggi sede di studi e appro-
fondimenti dell’era preistorica. La cavità fu scoperta casualmente da una
giovane pittrice fiorentina, Francesca Minellono, durante una sua vacan-
za nell’isola nel 1949. Successivamente alla scoperta, cominciarono nel
1950 le prime esplorazioni e scavi archeologici allo scopo di datare con
certezza la natura dei graffiti. La grotta è costituita da un “antegrotta”,
aperta alla luce del sole, e un “retrogrotta” nella quale si accede tramite
uno stretto e basso passaggio. è la camera del retrogrotta che custodisce,
al suo interno, le trentadue incisioni e circa un centinaio di raffigurazioni
dipinte. I due differenti tipi di segni grafici documentano due cicli tem-
porali di arte rupestre. Le figure incise nella parte più bassa, infatti, sono
le più antiche e appartengono all’età paleolitica; ovvero risalgono a quella
fase in cui la civiltà umana viveva esclusivamente di caccia. Nella parte
più alta, invece, si trova pittura di età neolitica, con rappresentazioni di
figure umane, fauna del luogo e pesca del tonno, in un tratto di mare che
nei secoli successivi sarebbe stato teatro di numerose mattanze. La grotta
del genovese può essere considerata il più ricco patrimonio italiano di
espressività figurativa preistorica .
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4.5.3 Case Florio
Già a partire dalla fine del Settecento i Pallavicino impiegarono un capi-
tale pari a 576 onze nell’isola di Levanzo per la costruzione di una coltiva-
zione di 96.000 viti e la realizzazione di un magazzino per la produzione
di vino destinato all’esportazione nella città di Genova . Successivamente
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