Page 19 - LA PERLA DELLE EGADI
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La struttura di dette rocce mesozoiche è cristallina e granulare            denza delle isole Canarie e dell'Europa centrale, ongmano vari
e a tessitura compatta, spesso porosa e cavernosa, talora con               venti con minimi secondari diversi che si stabiliscono nella regione
frequenti noduli di selce. Sovente alle basi delle ru pi si incontrano      del Mediterraneo; ciò provoca sulla zona prevalenti venti del quarto
abbondanti materiali detritici (detriti di falda), adatti ad ospitare       quadrante e meno frequentemente venti del terzo del settore di
discrete formazioni arboree che, però, sono assenti sia per la              traversia. Durante l'estate le condizioni bariche sono differenti: una
scarsa umidità causata dall'insufficiente capacità idrica del terreno,      zona di alta pressione si spande nell'arco occidentale del Me-
sia per l'incuria umana. Infatti, anche in queste condizioni am-            diterraneo; sull'Africa settentrionale imperversa un'area ciclonica
bientali, tipiche piante avrebbero egualmente possibilità di allignarvi,    che crea correnti aeree secche, spiranti con venti prevalenti del
come nel passato, Questa affermazione,di primo acchito gratuita,            primo e del quarto quadrante(l)
trova invece naturale riscontro nella copiosità di fusti arborei pre-
senti fino all'inizio di questo secolo su quasi tutta la zona collinare           Le frequenti brezze locali che spirano leggere dalle isole verso
e nella contrada detta per l'appunto del Bosco,ora priva di qual-           il mare e viceversa abbassano le temperature estive di qualche
sivoglia albero. Più in basso si stendono con frequenza le terre            grado. Talora da S.E., simile al ghibli sahariano, si abbatte sull 'isola
rosse provenienti dalla decomposizione delle rocce calcaree.                il secco soffio dello scirocco che in genere cessa entro 72 ore
                                                                            con ribasso dell'intensità nelle ore pomeridiane per annullarsi nelle
      Sia Levanzo, sia Marettimo sono costituite come Favignana             ore notturne e ricominciare a spirare al sorgere del sole, raggiun-
di calcari liassici. Per quanto riguarda l'aspetto morfologico, Favi-       gendo la sua massima potenza verso mezzogiorno.
gnana pogg ia su un basamento di roccia viva con leggeri ssimi
strati di hum us tali da non permettere uno sfruttamento totale e                 La nebulosità è bassa; infatti, la media annua dei giorni se-
generalizzato dei terreni per uso agricolo. La presenza, però, delle        reni oscilla attorno ai 98, quella dei giorni coperti attorno ai 73,
cave di tufo in tutta la zona orientale dell'isola ha permesso al           localizzati in massima parte nel periodo invern ale. Queste condi-
genio umano di sfruttare queste sacche per la cultura della vite            zioni anemometriche determinano un clima con valori termici tal-
e degli alberi da frutta, riparati come sono dal caldo favon io (sci-       volta elevati e con scarse precipitazioni.
rocco) e dal freddo e potente maestrale.
                                                                            Punta S. Nicola
       Il paesaggio, apparentemente brullo, privo di piante presenta,
se ben osservato, fiorenti giardini sottomessi. l venti di settentrione     Note :
e di meridione che vi soffiano con eguale intensità duran te l'arco         1) NessL:na preoccupa?ione per i bagnanti se il mare è increspalo o agitato.
ann uale, hanno fortemente modellato i rilievi che non presentano           L'isola offrirà sempre un lato riparato dal vento. Infatti. se il vento soffia da meridione,
dure asperità.                                                              sara calmo a settentnone c viceversa.

3J Condizioni climatiche e idrografiche.                                                                                                                 27

      Il paesaggio favignanese è quasi simile a quello dell'Africa
settentrionale, dovuto soprattutto al clima che, sebbene non si
discosti notevolmente da quello della costa occidentale sicula,
presenta una siccità più elevata con mancanza quasi totale di
pioggia nel periodo giugno-settembre. Nel complesso si ha un
clima mite con estati calde e prolungate.

      Le osservazioni termometriche nel periodo 1951-75 (man-
cano in proposito dati più remoti) mostrano delle variazioni talvolta
notevoli negli anni. Le cause, come si vedrà, vanno ricercate nella
posizione stessa dell'isola giacente al centro del Mediterraneo.
Favignana, soprattutto durante il periodo estivo, subisce il caldo
soffio dello scirocco che è la causa precipua delle altissime tem-
perature riscontrate nella parte meridionale dell'isola.

      Durante tutto l'inverno un'area ciclonica circondata da zone di
alta pressione interessa l'arcipelago e quindi l'isola. Le corren ti
aeree che defluiscono sul Mediterraneo centrale, provenienti dal'
l'Asia anteriore, dall'Africa settentrionale, dall'Atlantico in corrispon-
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