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ISOLA DI MARETTIMO

                La Cattedrale (esterno)                                                      51






                La ricchezza di flora e fauna bentonica offrono un itinerario di grande pregio naturalistico. La discesa
                in direzione sud ci conduce sulla sommità di una distesa pianeggiante a 17 m, un’ampia superficie
                di abrasione sub-orizzontale ampia qualche centinaio di metri quadrati, dove è presente una folta
                prateria di  Posidonia oceanica tra cui si riconoscono esemplari della spugna  Ircinia variabilis e
                del tunicato Aplidium proliferum. Da qui si scende di alcuni metri lungo una parete ricca di alghe
                (Halopteris filicina, Halimeda tuna, Asparagopsis armata) e di chiazze arancioni del madreporario
                Astroides calycularis. A 21 m su una seconda superficie di abrasione, ampia solo una decina di
                metri, l’alga Caulerpa racemosa forma una fitta rete. Da qui si scende lungo una parete sub-verticale
                che termina a circa 33 m. Lungo la discesa si osservano estese coperture algali (Sphaerococcus
                coronopifolius, Acetabularia acetabulum, Peyssonnelia rubra) e macchie della spugna arancione
                Crambe crambe. A 23 m spiccano i ventagli della gorgonia rossa Paramuricea clavata, mentre lo
                strato incrostante si arricchisce di spugne (Agelas oroides, Petrosia ficiformis, Hexadella racovitzai,
                Axinella damicornis, Hemimycale columella, Phorbas tenacior). Non è raro incontrare esemplari di
                cernia bruna (Ephinephelus marginatus), mentre le donzelle (Coris julis e Thalassoma pavo) nuotano
                lungo la parete. Appena sopra la volta della grotta denominata ‘La Cattedrale’ si osservano le
                chiazze di madrepore gialle (Leptopsammia pruvoti) e arancioni (A. calycularis), le spugne Haliclona
                mediterranea e Chondrosia reniformis, la stella Marthasterias glacialis, i briozoi Rhyncozoon sp.
                e  Myriapora truncata. Mentre sul fondale roccioso è frequente l’incontro con lo scorfano rosso
                (Scorpaena scrofa), all’ingresso della grotta, a circa 27 m, si incontra spesso adagiato sul fondo
                sabbioso un esemplare di torpedine (Torpedo marmorata). Gruppi di saraghi fasciati (Diplodus
                vulgaris) si dispongono a bandiera nella corrente, mentre tra i fasci di Posidonia poco lontani dalla
                grotta nuotano esemplari di perchia (Serranus cabrilla). Sui massi circostanti su un fondale che
                digrada fino a 31 m, sono presenti le gorgonie P. clavata, Eunicella singularis e E. cavolinii, i cui rami
                sono talvolta colonizzati dall’alcionaceo Parerythropodium coralloides. Un altro alcionaceo è comune
                sul fondo (Alcyonium acaule) tra macchie della spugna Spirastrella cuctatrix e dell’alga palloncino
                Codium bursa. Diversi esemplari del nudibranco detto ‘vacchetta di mare’ (Discodoris atromaculata)
                si trovano tra le spugne gialle Axinella damicornis e Agelas oroides.
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