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ISOLA DI MARETTIMO

                Scoglio Spantillo                                                            59






                Questo itinerario è caratterizzato dalla alternanza di ambienti ricchi di flora e fauna variamente colorati
                e diversificati. La discesa è su un pianoro roccioso a circa 20 m di profondità, dove il posidonieto si
                alterna a popolamenti algali (Halimeda tuna, Padina pavonica, Dictyotales spp.). Sul substrato si nota
                la presenza di grosse spugne (Spongia officinalis, Ircinia sp.), mentre in prossimità del posidonieto
                nuotano perchie (Serranus cabrilla), sciarrani (S. scriba) e saraghi (Diplodus vulgaris). Il fondo
                digrada velocemente e fanno la loro comparsa macchie colorate di spugne (Agelas oroides, Crambe
                crambe, Cacospongia sp., Cliona viridis) ed alghe (Lithophyllum sp., Asparagopsis armata) sulle
                pareti verticali. Alla profondità di circa 25 m, una volta concrezionata segna l’ingresso di una piccola
                grotta. Colorano la roccia gli cnidari Astroides calycularis e Leptopsammia pruvoti, le spugne Phorbas
                tenacior e Axinella damicornis, le ascidie Aplydium proliferum e Aplydium sp. Macchie verdi dell’alga
                Palmophyllum crassum e rosse di Peyssonnelia sp. incrostano la superficie della roccia mentre nei
                piccoli anfratti si possono notare esemplari di granchio dormiglione (Dromia personata). All’interno di
                una piccola grotta dominano le spugne, quali Hexadella racovitzai, A. damicornis, Clathrina clathrus, C.
                coriacea, Petrosia ficiformis su cui spiccano diversi esemplari del nudibranco Discodoris atromaculata.
                Nuvole di re di triglie (Apogon imberbis) nuotano tra i passaggi. Seguendo il fondale che conduce
                verso l’uscita della piccola grotta, a circa 27 m, si trovano alcuni massi di crollo con numerosi
                spugne tra cui A. verrucosa, A. oroides e diversi esemplari di oloturie (Holuturia tubulosa). Una cernia
                bruna (Epinephelus marginatus) trova tana in una spaccatura all’interno di un anfratto. Sul fondo,
                in prossimità dell’uscita dall’anfratto, si nota un grosso esemplare di spugna ‘orecchia d’elefante’
                (Spongia agaricina), alcune pinne (Pinna nobilis, Pinna rudis) e tane di polpo (Octopus vulgaris). Con
                un po’ di attenzione si possono scorgere tra le alghe esemplari del piccolo platelminta Prostheceraeus
                giesbrecthii, evidente per la loro striatura azzurra, che si muovono lentamente sulla spugna arancione
                Crambe crambe. Un grosso masso attira l’attenzione per la presenza, sul lato di ponente, di numerose
                colonie della gorgonia rossa Paramuricea clavata, grossi esemplari della spugna S. agaricina, macchie
                rosa di H. racovitzai. Un bell’esemplare di ciprea (Luria lurida) è un incontro molto apprezzato. In
                risalita si possono ancora riconoscere tra i pesci lo scorfano nero (Scorpaena porcus), il dentice
                (Dentex dentex), il sarago (Diplodus vulgaris) e la musdea (Phycis phycis).
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