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[A SINISTRA]
Tutto il perimetro costiero delle Egadi è ricco di grotte marine imponenti
sopratutto a Marettimo
[A DESTRA]
Se per qualche ragione i ricci crescono troppo di numero riescono a
formare i deserti sottomarini
strapiombanti (coralligeno di parete) sia sui fondali capaci di raggiungere notevoli velocità durante le
piatti (coralligeno di piattaforma). Fra gli abitanti del loro battute di caccia. In quest’ambiente vivono spe-
coralligeno spiccano le gorgonie: animali che vivono cie come le tartarughe, che trascorrono buona parte
in colonie composte da numerosi piccoli polipi e della loro vita in mare ad eccezione del periodo di
capaci di costruire robuste strutture di sostegno a deposizione delle uova, o i cormorani, uccelli che
forma di ventaglio dalle tonalità gialle, rosse o bian- limitano la loro permanenza in acqua per procurarsi
che, creando scenari simili a quelli tropicali per viva- il cibo. Vi sono anche organismi incapaci di compie-
cità cromatica e dimensioni. Tali specie sono a cresci- re spostamenti rilevanti nella massa d’acqua e con-
ta molto lenta ed alcune colonie sono addirittura ducono una vita errante in balìa dei movimenti del
centenarie. mare come meduse e ctenofori. Entrambi dal corpo
quasi interamente costituito d’acqua possono assu-
Ambiente pelagico mere forme e dimensioni molto differenti.
Le acque del mare aperto ricoprono la maggior parte Le praterie di Posidonia oceanica
del globo terrestre. Costituiscono l’habitat pelagico
caratterizzato dal continuo rimescolamento, con Le piante di posidonia colonizzano vaste zone di fon-
acque superficiali che scendono in profondità, acque dale formando delle vere e proprie praterie sommer-
profonde che risalgono, organismi che migrano pas- se impiantate sia su roccia che su sabbia da 1 fino a
sando da habitat superficiali ben illuminati ad habitat 40 m di profondità o poco oltre. Le praterie di posi-
profondi e bui. Gli organismi più appariscenti del- donia costituiscono l’habitat marino più diffuso
l’ambiente pelagico sono gli animali. Sono nuotatori lungo le coste del nostro bacino rivestendo un ruolo
instancabili capaci talvolta di percorrere lunghissime fondamentale nell’ecosistema marino. Oltre che pro-
distanze, anche contro corrente, spinti dalla necessità durre grandi quantità di ossigeno (con una produ-
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di nutrirsi o riprodursi. È questo il caso dei grossi ceta- zione oraria di 1200 cm per m di fondale) e cibo
cei come balene e capodogli o dei banchi di tonni per le reti alimentari, stabilizzano i fondali, rendono
154 Gli habitat marini delle Egadi