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Secca del Toro Canyon 27
Il lato sud-ovest della Secca del Toro offre l’opportunità di percorrere un “canyon” formato da due
spettacolari pareti rocciose verticali distanti tra loro circa 3-4 m, e di apprezzare una rilevante
diversità di specie, habitat e paesaggi. La sommità della secca, a circa 8 m, e il substrato digradante
fino a circa 17 m, sono ricoperti da ricchi popolamenti algali (Dictyotales spp., Asparagopsis armata,
Padina pavonica ) e da ampie aree colonizzate da Posidonia oceanica con un ricco corteggio di flora
e fauna associata. La fauna ittica è rappresentata da donzelle (Coris julis ) nelle livree maschili e
femminili, la murena (Muraena helena ), la perchia (Serranus cabrilla ), il tordo codanera (Symphodus
melanocercus ) e il tordo pavone (S. tinca ). Si possono osservare con un po’ di fortuna anche le
aquile di mare (Myliobatis aquila ). Entrambe le pareti del “canyon” sono arricchite da ampi ventagli
della gorgonia rossa (Paramuricea clavata) e gialla (Eunicella cavolinii ). Colpisce il cromatismo dello
strato incrostante, con i tunicati arancioni (Aplidium elegans, A. proliferum, A. conicum ), alghe rosa
incrostanti, spugne gialle (Agelas oroides, Axinella damicornis ), rosa (Haliclona mediterranea ) e
azzurre (Phorbas tenacior ). Nelle fenditure rocciose si trovano l’aragosta (Palinurus elephas ), il riccio
con lunghi aculei Centrostephanus longispinus, la stella serpente (Ophidiaster ophidianus ), la stella
Hacelia attenuata e molti invertebrati che tappezzano il substrato. Il percorso in direzione sud-est
continua in una stretta fenditura che riporta nella parte rivolta verso il mare aperto, a sud, dove le
pareti rocciose sono ricche di gorgonie rosse e gialle tra cui nuotano re di triglie (Apogon imberbis ) e
castagnole rosse (Anthias anthias ). Le pareti del “canyon” emergono da un fondale sabbioso, a circa
33 m, di natura biodetritica.