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Secca del Toro Parete 31
La sommità di questa bellissima secca è posta a 7 m, da dove, fino a circa 17 m di profondità, si
alternano habitat coloratissimi, soprattutto all’interno delle fenditure rocciose, e porzioni pianeggianti del
substrato con popolamenti di alghe rosse (Sphaerococcus coronopifolius, Asparagopsis armata ), verdi
(Codium bursa ) e brune (Dictyotales spp., Halopteris filicina ), aree con Posidonia oceanica, gorgonie
bianche (Eunicella singularis ), macchie della spugna nocciolina (Chondrilla nucula ) ed esemplari
dell’attinia Anemonia sulcata. All’interno delle fenditure rocciose il madreporario arancione Astroides
calycularis tappezza la roccia insieme a spugne incrostanti (Crambe crambe ) e stelle arancio
(Hacelia attenuata ). I pesci più comuni sono la donzella pavonina (Thalassoma pavo ), il sarago
fasciato (Diplodus vulgaris ) e l’occhiata (Oblada melanura ). Oltre i 18 m, sul lato nord della secca,
spettacolari pareti verticali e strapiombanti presentano una notevole ricchezza di forme e colori. I
grossi ventagli di circa un metro di altezza della gorgonia rossa (Paramuricea clavata ) presentano
anche colonie nella varietà cromatica gialla. Le gorgonie, che comprendono anche la gorgonia gialla
(Eunicella cavolinii ), sono colonizzate da una ricca fauna tra cui spiccano i fragili ammassi bianchi
dei tubi del serpulide Filograna implexa e le colonie trasparenti del tunicato Clavelina lepadiformis.
È degna di nota la presenza del falso corallo nero (Savalia savaglia ) a circa 28 m sulla parete
rocciosa. Particolarmente ricche in specie bentoniche sono le fenditure e gli anfratti, le cui volte sono
tappezzate dalla madrepora gialla Leptopsammia pruvoti, da macchie colorate di spugne (Hexadella
racovitzai, Haliclona mediterranea ) e colonie del falso corallo (Myriapora truncata ). Alla base delle
fenditure spiccano spugne gialle (Agelas oroides, Axinella damicornis, Axinella verrucosa ) e grappoli
del tunicato arancione Aplidium proliferum. All’interno delle spaccature si possono trovare l’aragosta
(Palinurus elephas ), la mostella (Phycis phycis ) e la murena (Muraena helena ). La parete rocciosa
termina a 32 m su un fondo biodetritico sul quale poggiano massi coperti da alghe corallinacee e
dall’alga Caulerpa racemosa. Spiccano sui massi la gorgonia bianca (Eunicella singularis ) e grossi
esemplari della spugna candelabro (Axinella polypoides ).