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Manuzza                                                                      39






                La morfologia della secca, che vista dalla sommità ricorda le nocche di un pugno chiuso, dà il nome
                al sito di immersione. Si tratta di uno dei cosiddetti ‘Pali’ che caratterizzano i fondali a sud dell’Isola
                di Favignana, riconoscibili tra i 19 e i 50 m di profondità. La sommità di questo rilievo roccioso, a 19
                m, presenta una alternanza di popolamenti algali (Dictyotales spp., Taonia atomaria, Asparagopsis
                armata, Sphaerocuccus coronopifolius ) e di prateria a Posidonia oceanica. Nel sottostrato vegetale
                si notano lo spirografo Sabella pavonina, i colorati tunicati Aplidium conicum e A. elegans, alcuni
                ricci (Arbacia lixula ) e, tra i pesci, il sarago maggiore (Diplodus sargus ), il tordo ocellato (Symphodus
                ocellatus ) e il tordo fasciato (S. doderleini ). Percorrendo il lato nord lungo la parete verticale, grandi e
                fitte colonie della gorgonia gialla (Eunicella cavolinii ) e bianca (Eunicella singularis ) vengono sostituite
                più in profondità dalla gorgonia rossa (Paramurcea clavata ). Fessure ed anfratti offrono substrato per
                un variopinto corteggio floro-faunistico, con il giallo della madrepora Leptopsammia pruvoti e delle
                spugne massive Agelas oroides e Axinella verrucosa, l’arancione delle spugne Spirastrella cunctatrix,
                Hexadella racovitzai e del briozoo Hornera frondiculata, il rosso del falso corallo Myriapora truncata, il
                verde delle alghe Flabellia petiolata e Halimeda tuna e il nero del riccio Centrostephanus longispinus.
                La cernia bruna (Epinephelus marginatus ) e l’aragosta (Palinurus elephas ) trovano rifugio negli
                anfratti mentre tra i rami di gorgonie nuotano re di triglie (Apogon imberbis ) e castagnole rosse
                (Anthias anthias ). Sul fondo biodetritico, a 34 m, sono presenti massi concrezionati da alghe rosse
                (Peyssonnelia sp.) sui quali crescono la gorgonia bianca, la spugna a candelabro (Axinella polypoides ) e
                ciuffi verdi di Caulerpa taxifolia.
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