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Distribuzione del carbonio disciolto in tre ambienti marino costieri... 283

MOPPER e DEGENS, 1979), nelle aree costiere e negli estuari il budget del
DOC è sostenuto dagli input di origine terrigeno-continentali (SHARP et al.,
1982; CADÉE, 1984). YORO et al., 1997 nel golfo di Lione, studiando la distri-
buzione del carbonio organico disciolto lungo un gradiente costa acque libe-
re, hanno riscontrato valori medi costanti intorno a 0.98 mgl-1• In prossimità
della costa, sempre nello stesso studio, al cospetto di una alta produzione bat-
terica è stata rilevata una bassa produzione fitoplanctonica. Questo ha porta-
to gli autori a sostenere che una parte della produzione batterica era sostenu-
ta dalla materia organica di origine terrigeno continentale. DOVAL et al., 1999
hanno riscontrato valori di DOC da 0.5 a 1.14 mgl-1 in un transetto perpen-
dicolare alla costa catalana riscontrando valori più elevati in prossimità delle
stazioni costiere.

      In questo studio si riportano per la prima volta alcuni dati sulla distri-
buzione delle concentrazioni di carbonio disciolto in relazione ad altre varia-
bili abiotiche in acque costiere del basso Mediterraneo.

MATERIALI E METODI

Siti di indagine

Isole Egadi

      Il profilo batimetrico che separa le isole Egadi dalla costa occidentale
della Sicilia è caratterizzato fra Favignana e Levanzo da una parte, e la costa
Siciliana, dall'altra, da profondità massime che variano dai 15-16 metri fra
Favignana e Isola Grande dello Stagnone di Marsala ai 50-53 metri fra Levan-
zo ed i due isolotti di Formica e Maraone. Profondità, fino ai 390 metri sepa-
rano Marettimo da Levanzo, mentre tra Marettimo e Favignana si riscontra-
no punte di 240 m.

      Le correnti che investono la fascia tirrenica della Sicilia, e che interessa-
no maggiormente le coste delle Isole Egadi, spinte principalmente da venti da
ovest, raggiungono mediamente velocità di 2,5 nodi. La situazione batitermi-
ca, corrispondente alla stessa area, si presenta con caratteristiche particolari
dovute alla morfologia accidentata, ai fondali relativamente bassi e soprattut-
to all'incontro di due differenti masse d 'acqua: una superficiale di origine
atlantica e una profonda di origine levantina. Infatti, la massa d'acqua atlan-
tica, caratterizzata da una temperatura e da una salinità inferiori a quelle del
Mediterraneo, fluisce in superficie interessando i primi 120 metri circa,
seguendo il profilo della costa africana.
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