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Distribuzione del carbonio disciolto in tre ambienti marino costieri... 287

in mare aperto fuori dallo Stagnone a nord della bocca di S. Teodoro su un
fondale di circa 5 m; una seconda posta nella zona nord internamente allo Sta-
gnone su un fondale di circa l m caratterizzato da Caulerpa prolz/era e Cymo-
docea nodosa; una terza posta a sud dell'isola di Mothia, su un fondale di circa
1.5 m caratterizzata da Caulerpa prolifera.

      La quarta stazione, su fondale di circa 1.5 m caratterizzato da matte a
Posidonia oceanica e da formazioni algali tra cui Rytiphloea tinctoria era posta
a est. Infine la quinta posta quasi alla fine della bocca di sud su un fondale di
circa 2 m caratterizzato da sabbia e Posidonia oceanica. La bassa profondità
dell'area dello Stagnone ha obbligato il campionamento ad un'unica quota
(subsuperficiale).

      Nel Golfo di Gaeta sono state scelte 5 stazioni in un'area in cui sono pre-
senti impianti di piscicoltura e mitilicoltura. La scelta delle stazioni è stata
operata in funzione di un ipotetico gradiente di apporto di materia organica.
La prima stazione (staz. l =G) è stata posta nei pressi di una gabbia di pisci-
coltura utilizzata per allevare una biomassa di 75 t; la seconda stazione (staz.
2 = INTG) in posizione intermedia fra due gabbie ed una terza posta in
mezzo ad alcuni filari sospesi utilizzati per mitilicoltura (staz. 3 = MIT) e una
quarta stazione posta tra le gabbie e i filari di mitilicoltura (staz. 4 = INT-
MIT) . Una quinta stazione, posta in un'area del Golfo che si presupponeva
non risentisse degli apporti organici provenienti dagli impianti, è stata utiliz-
zata come "controllo" (staz. C). I prelievi sono stati effettuati in ciascuna sta-
zione nello strato superficiale e nei pressi del fondo (-11 m).

Modalità di campionamento e parametri chimico-fisici

      I campionamenti nelle tre aree sono stati mirati. I campioni d'acqua
sono stati prelevati con bottiglie Niskin (Generai Oceanics, Inc.) e tenuti a
+4°C gradi sino al momento del trattamento in laboratorio. Temperatura,
salinità ed ossigeno disciolto sono stati misurati in situ con una sonda multi-
parametrica (Hydrolab Inc., Austin, USA). Entro 4 ore dal prelievo, i cam-
pioni sono stati filtrati su filtri Whatman GF/ F (porosità nominale di 0.45
pm; 25 mm), già in precedenza calcinati a 450°C (Fraga, 1976). Dall'acqua fil-
trata sono stati prelevati sub-campioni da 10 ml e posti in provette sterili
monouso e congelati (-20°C) fino al momento dell'analisi. Le misure di DIC
e DOC sono state effettuate tramite un analizzatore automatico Shimadzu
TOC-5000 (Shimadzu, Inc. Japan).

Analisi statistiche dei dati

      I dati sono stati testati per le differenze con l'analisi della Varianza in cui
mesi, stazioni e profondità sono state considerate fattori fissi (UNDERWOOD,
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