Page 2 - Castello di Marettimo NotaTecnica
P. 2

Premessa
Il Castello di Marettimo si eleva su un costone roccioso alto 116 mt sul
livello del mare, in un luogo la cui bellezza paesaggistica è
preponderante rispetto all’opera dell’uomo.

Natura dei materiali e tipologie di degrado
Da un primo attento esame macroscopico della muratura è risultato che
sono state utilizzate tre varietà di litotipi locali: un’arenaria grigia e una
pietra marrone-verde di Marettimo, che costituiscono, molto
probabilmente, la struttura originaria del castello; la calcarenite gialla,
proveniente dall’isola di Favignana, impiegata in epoche più tarde per i
rifacimenti e le aggiunte.
L’arenaria grigia e la pietra marrone-verde (in corso di caratterizzazione),
cavati nell’isola di Marettimo nei numerosi affioramenti presenti in tutta
l’isola, sono stati sfruttati solo localmente, mentre la calcarenite gialla di
Favignana (in corso di caratterizzazione), proveniente dalle numerose
cave del centro abitato o dalla parte orientale dell’isola (località Scala
Cavallo, Bue Marino, Cala Rossa, ecc.) è stata ampiamente sfruttata in
tutta la provincia di Trapani.
L’arenaria grigia e la calcarenite gialla sono presenti in conci squadrati
(48 x 24 cm circa) mentre la pietra marrone-verde in blocchi informi di
dimensioni variabili per la costruzione della muratura “a sacco”. La
presenza, infatti, di inclusioni di selce e la naturale divisibilità per
fratturazione della pietra rendono poco lavorabile il materiale.
L’analisi dei materiali ha evidenziato anche la presenza di due tipi
prevalenti di intonaco: un tipo con scialbatura bianca e un tipo con
scialbatura rossa. Mentre il primo è diffuso su tutte le superfici con

                                                                                                                 2
   1   2   3   4   5   6   7