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2a.3) Isole Tremiti. Queste isole si trovano in un area la cui interpretazione
sismotettonica è tuttora controversa. Nella seconda metà degli anni ’80 le Tremiti
venivano viste ricadere su un lineamento regionale orientato NE-SW (Finetti et al.,
1987). Montone e Funiciello (1989) invece le interpretavano come una struttura di
“push-up” in corrispondenza di una variazione locale di orientazione di un sistema
trascorrente destro orientato E-W e riconosciuto da vari autori con il nome di Linea
delle Tremiti. L’esistenza di questo sistema in terraferma è stata documentata anche
da Doglioni et al. (1994) attraverso misure meso-strutturali, che confermano tra
l’altro la cinematica trascorrente destra. Sulla base di dati di sismica a riflessione e di
pozzi di esplorazione Argnani et al. (1994) hanno interpretato le Tremiti come una
fascia di deformazione compressiva che avrebbe dato origine ad una struttura
anticlinalica. Questa interpretazione non è in disaccordo con le precedenti, che vedono
le Tremiti come una singolarità all’interno di un sistema regionale trascorrente destro
E-W. Questo assetto complessivo del sistema è stato recentemente recepito nel
database DISS 3.0.2 (DISS Working Group, 2006).
Esiste invece una importante divergenza sul motore di questo sistema trascorrente.
Infatti, mentre per Doglioni et al. (1994) il sistema Gargano-Tremiti marca il confine
tra due settori litosferici di spessore e caratteristiche molto diverse (il blocco apulo,
spesso e in sollevamento attivo a sud, e il blocco dell’Adriatico centrale, più sottile e in
sprofondamento), e la sua attività sarebbe quindi da ricondurre a differenze di tipo
reologico. Altri autori (Di Bucci e Mazzoli, 2003; Valensise et al. 2004) interpretano
invece la linea delle Tremiti come un elemento di un fascio di lineamenti litosferici E-W
a cinematica prevalente destra che interessano tutta la piattaforma apula dalla Majella
al Salento. Quest’ultima interpretazione è quella che ha guidato il tracciamento delle
zone di ZS9 nel settore apulo. Infine, recenti indagini sismiche a riflessione ad alta
risoluzione (Ridente e Trincardi, 2006) non evidenziano elementi a supporto di attività
tettonica recente lungo l’ipotizzata prosecuzione verso W della linea delle Tremiti.

La sismicità strumentale degli ultimi 20 anni (fig.7) è abbastanza limitata, con
l’eccezione di alcune sequenze culminate con eventi di Mw prossima a 5 nel 1988 e
1989 (Console et al., 1993). A sua volta la sismicità storica (fig.7) presenta un solo
terremoto localizzabile nell’area (1892, Mw5.07±0.12).

Figura 7. Distribuzione dei terremoti nelle isole Tremiti.

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