Page 5 - MARETMO
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L'articolo propone un elenco di 59 cavi tà rinven ute o segnalate sull 'isola (contro le sole
16 iscri tte a Catasto) e illustra con tanto di rilievo l'importante Grotta di Ulisse (vedi
Cawsro). "Siamo certi che possa essere conside rato fo lcloristico andare a cercare grotte nelle
isole de l trapanese - scrivono Miragoli e Criscuolo - visto che il loro sviluppo massimo
sarebbe comunque inficiato dalla limitata estensione dei litotipi carsificabi li . Se questo può
essere vero per Favignana e Levanzo, non è però detto che lo sia per Mat'ett imo, la cui
de finizione piCt calzante e meno geologica è quella di una montagna in mezzo al ma re; la
quasi totale assenza di spiagge e un'altezza media calcolata intorno ai 200 metri, confortano
questa idea. La descrizione delle fi tologie affioranti e qualche accenno a lla evoluzione che ha
portato alle attuali Egad i, confermano che Marettimo è senza dubbio l'isola pitl prome tte nte
dal punto di vista della ricerca speleologica". Quanto al Pozzanghera: "Eccoci di fronte
all'ennesimo pozzo senza fine. Le leggende locali dicono che ne lle sere di bu rrasca, un
orecchio attento può sentire il rumore de l mare provenire dal fondo; alcuni te merari che ne
hanno sce o i primi met ri hanno anche tro vato, a conferma di ciò, delle alghe ancora
um ide...che dire, non resta che scendere, se rutto fosse vero si tratterebbe di un -544! ".
Contattato via posta elettronica sull e possibi lità esplorative nelle Egadi, "Mizio" rispondeva:
"He, he, Marettimo è un'altra co a rispetto a Fav ignana e Le vanzo... Lì devi andarci per
crederci! E' una Sardegna (o un Abruzzo) in piccolo, molto in piccolo (ma non le grotte, solo
il te rri torio ...). Dammi retta, se non sai che fare quest'estate pigliati un moscone e rema fin là,
che con un paio di bombole ci trovi i km sott'acqua, se invece porti le corde allora... vedrai
che qua lcosa trovi! ". M a ormai la sere di mistero era troppa per aspettare l'estate successiva.

L'ESPLORA ZIONE

       Venerdì 13 dicembre 1996 part iamo da Roma in aereo in tre: Lore nzo G rassi, Maria
Luisa Battiato e Marco C hiariotti come bagaglio abbiamo una parte del mate ri ale
necessario per l'esplorazione: nei sacchi ci sono oltre 300 me tri di corde, una trentina di
moschettoni e piastrine, trapano co·n ben due batterie, materia le da armo, da rili evo e carburo .
All'abisso c i c rediamo davvero.

       Sabato 14, men tre il secondo gruppo parte da Roma per raggiungere i (Claudio
C ristofa ri, Patrizia Dini, Andrea Giura Longo e Mau ro Pappalardo), in tre saliam o con
un ragazzo de ll a Forestale lungo il sen tiero che porta in cresta nei pressi di Punta A nsin i. A
colpo sic uro -dopo oltre un'ora di camm ino dal paese- il ragazzo ci accompagna al l'ingresso
a forma di mezzaluna del Pozzanghero di Stincazzi. Sull'orl o de l pozzo troviamo un vecchio
spit arruggini to senza piastrina, segno inequivocabile che qualcuno è g ià sceso. Armi amo con
un secondo spit e ci cali amo per una ventina di metri, superando un ripia no inte rmedio, sino al
te rmine de ll a fenditura. Al fondo troviamo de lle ossa di animale e piccole concre zioni
bianche. Poi c i guard iamo meglio intorno e, su i lat i del primo ripi ano, scopria mo un pa io di
pertugi percorsi da corre nti d'aria. Iniziamo così un del icato lavoro di scavo e disostruz ione,
aprendo un passaggio sul fondo di una frana di grandi blocchi incastrati tra le pare ti e solo in
parte cemen tati. l sassi pi C1 piccoli sembrano cadere oltre. Do po un ulteriore scavo, strisciando
con premura sotto un masso sospeso, ent riamo in un meand rino di rocce affilate che presto
stringe in una svolta impercorri bile. Risaliamo in superfi cie e, lasc iando parte de l materia le
nei pressi de lla grotta, torn iamo al paese gi usto in te mpo per accogliere i rin forzi appena
sbarcati dall'aliscafo.

       Domenica 15 risaliamo di buon'ora tutti e sette sino al Pozzanghe ro di Stincazzi,
incontrando lungo il sen tiero un gruppo di cacciatori motorizzati che utili zzano un furetto da
"esca" per stanare i conigli selvatici. Dalla cresta viene fa tto il punto sulla car ta per
posizionare la grotta. Una squadra torna dent ro e prosegue l'esplorazione dei cunicoli : viene

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