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CAPITOLO 1

estrattivi storici sia siti estrattivi recenti, i primi risultano perfettamente integrati nel contesto
naturale in cui sono inseriti mentre i secondi, di più grande dimensione, hanno modificato in
modo irreversibile il paesaggio.

Figura 8 – Gallura, inquadramento territoriale

In Gallura sono presenti importanti bacini estrattivi, alle problematiche derivanti da una intensa
attività di coltivazione si affiancano quelle legate alla presenza di numerosi sfridi di coltivazione,
oggi oggetto di recupero e riutilizzo. Le cave di granito delle epoche recenti caratterizzano un
territorio fortemente connotato anche per la presenza di altre peculiarità che lo hanno reso nel
tempo uno dei territori a maggiore vocazione turistica dell’isola. Il Piano Regionale delle Attività
Estrattive (PRAE, 2007) della Regione Sardegna, in corso di redazione, ipotizza il divieto di
apertura di nuove attività di cava ad uso ornamentale nella Gallura e precisamente in tutta la
Provincia di Olbia Tempio.
I siti estrattivi storici presenti in Gallura possono essere distinti tra cave lungo costa, il cui
materiale era destinato prevalentemente al mercato extralocale, e cave ubicate nel territorio più
interno, di modeste dimensioni, dove il materiale era destinato ad un utilizzo locale (D’Oriano et
al., 2006).
Le cave costiere di Capo Testa35 rappresentano un importante sito estrattivo storico,
ampiamente studiato e conosciuto ai fruitori dell’area, importante meta del turismo balneare,
dove è possibile leggere gli evidenti segni dell’attività di estrazione del granito e riscontrare i
blocchi semilavorati abbandonati.
Tali siti estrattivi costieri sono inclusi all’interno del Parco Geominerario e in un’area dalle
notevoli valenze paesaggistiche e ambientali36, il riconoscimento formale del sito si esplica
tramite l’inserimento dello stesso all’interno di un progetto di valorizzazione delle testimonianze
geominerarie dell’isola; il sito non è interessato da nessun intervento puntuale e risulta
liberamente fruibile.

35 Le cave di Capo Testa sono datate al periodo romano, età imperiale II-III sec. d.c. (Poggi e Lazzarini, 2005).
36 L’area di Capo Testa è inserita tra i Siti di Importanza Comunitaria ai sensi della Direttiva 92/43/CEE: SIC “Capo Testa” ITB010007.

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