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La Legge regionale 20 settembre 2006, n. 14 “Norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi                                                              CAPITOLO 1
della cultura” ha inteso promuovere politiche di tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio
culturale incentivando l’istituzione di parchi archeologici42 (articolo 10) e di ecomusei43 (articolo
11); nell’ambito di tali politiche si rafforza il già strutturato progetto della rete dei parchi
archeologici legati alla cultura dei Fenici in Sardegna. La realizzazione di tale progetto si presta
per il riconoscimento formale delle numerose testimonianze della cultura estrattiva presenti
lungo le coste della Sardegna anche riferite ai periodi punico e romani.
I citati esempi rilevati nella Regione Sicilia mostrano le possibilità offerte dall’inserimento delle
cave storiche all’interno dei parchi archeologici, tuttavia le esperienze dei siti estrattivi della
Gallura e del sito di Fradis Minoris dimostrano che l’istituzione di un parco, sia esso un parco
geominerario o un parco archeologico, da solo non risulta sufficiente a garantire la reale
attenzione nei confronti di tale patrimonio; appare dunque necessario attivare politiche efficaci
dedicate alla tutela, alla conservazione e alla gestione dei paesaggi storici di cava.
Alla luce delle esperienze maturate risulta essenziale che la definizione delle politiche di
intervento per tali siti si fondi su un’attività ricognitiva esaustiva e multidisciplinare che
implementi sia la conoscenza riferita ai siti di cava sia quella relativa al legame che intercorre
tra i siti e l’edificato storico, anche in relazione ai numerosi casi di spoliazione delle città antiche
che hanno portato al reimpiego dei materiali per la realizzazione di numerosi manufatti che, in
alcuni casi, risultano posti in posizione prossima agli insediamenti archeologici e alle cave
stesse. L’attività di conoscenza si configura come una solida base per scegliere le strade da
intraprendere per la tutela e la gestione delle aree, secondo azioni coerenti rispetto ai caratteri
del paesaggio e ai valori culturali ed identitari in esso riconosciuti.
La necessità di procedere ad un censimento dei paesaggi costieri di cava è legata all’esigenza
di stimarne la reale consistenza e lo stato di conservazione attraverso la creazione di una banca
dati accessibile e facilmente implementabile che possa costituire: un sistema di riferimento per
identificare i paesaggi da tutelare, su cui investire risorse per gli interventi conservativi, e i
paesaggi meritevoli di valorizzazione, su cui strutturare delle efficaci azioni finalizzate a
garantirne la fruizione; uno strumento efficace per il monitoraggio e la gestione dei siti.

1.6.8 Casi di studio a confronto

I casi di studio analizzati mostrano che una delle politiche di maggiore importanza nel campo
delle cave storiche è certamente rappresentata dalla politica della conoscenza, il caso delle
antiche cave dell’Egitto, della Giordania e della Turchia ha mostrato come una sapiente opera

42 “Articolo 10 Parchi archeologici
1. Il parco archeologico è un ambito territoriale caratterizzato dalla presenza di importanti testimonianze archeologiche, insieme a valori
storici, paesaggistici o ambientali, organizzato e gestito per assicurarne la fruizione e la valorizzazione a fini scientifici e culturali. (…)”.
43 “Articolo 11 Ecomusei
1. L’ecomuseo è un’istituzione culturale volta a rappresentare, valorizzare e comunicare al pubblico i caratteri, il paesaggio, la memoria e
l’identità di un territorio e della popolazione che vi è storicamente insediata, anche al fine di orientarne lo sviluppo futuro in una logica di
sostenibilità, responsabilità e partecipazione dei soggetti pubblici e privati e della comunità locale in senso lato. (…)”.

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