Page 2 - RiganoAntichi1998
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dell’area sono stati utilizzati i dati di letteratura più recenti (Boschi et al., 1995, 1997 per i terremoti con Io
> VIII; Barbano et al., 1996, per quelli con VI Io VIII).
ASSETTO STRUTTURALE
L’assetto strutturale della Sicilia occidentale è il risultato di una complessa evoluzione geodinamica
legata alla convergenza tra la placca africana e quella euroasiatica. Dal Tortoniano superiore in poi la
tettonica trastensiva legata all’apertura del Tirreno ed alla formazione del Rift di Pantelleria ha interagito
con quella compressiva relativa alla messa in posto della Catena Maghrebide siciliana (Ben Avraham et
al., 1990); quest’ultima, nel Canale di Sicilia, è rappresentata da due distinti segmenti (Fig. 1): a) un
segmento occidentale (Sistema a Thrust Esterno), di età messinianotortoniana, SE vergente,
rappresentato dal Banco Avventura ed originatosi sul margine dell’avampaese; b) un segmento orientale,
di età plioquaternaria, SO vergente, corrispondente alla Falda di Gela che rappresenta il fronte più
avanzato della Catena Maghrebide s.s.
Profili sismici offshore evidenziano, tra il Banco Avventura e la Falda di Gela, un’area di trascorrenza ad
andamento circa NS caratterizzata dall’alternarsi di regimi trastensivi e traspressivi (Argnani et al.,
1987). In quest’area sono inoltre presenti numerosi edifici vulcanici sottomarini attivi, che sembrano
allinearsi secondo la suddetta fascia di trascorrenza (Argnani, 1993). L’area del Belice è localizzata nel
settore della catena a thrust siciliana nota come Catena Sicana. In quest’area l’attività tettonica
compressiva ha interagito con quella trascorrente legata al proseguimento in terra della linea di
trascorrenza NS. Secondo Antonelli et al. (1988) due lineamenti tettonici, la faglia del Belice e quella di
Sciacca, che sono connesse con le strutture distensive del Canale di Sicilia, sono stati attivi nel tardo
Pleistocene con cinematica traspressiva. La loro estensione in terra viene dedotta dagli autori sulla base
di dati gravimetrici.
A nord, lungo la costa tirrenica, la Catena Maghrebide è delimitata da strutture distensive a direzione
circa EO, responsabili del sollevamento neogenico dell’orogene (Ghisetti e Vezzani, 1977), ed
interessata da un sistema di faglie (Sistema SudTirrenico) enèchelon orientate NOSE. Tali strutture,
che hanno cinematica trastensiva destra, proseguono in mare all’interno del Bacino Tirrenico. Il loro
carattere litosferico tende a perdersi nel prolungamento sui domini esterni interessando orizzonti
superficiali della copertura (Finetti et al., 1996). Profili sismici offshore mostrano, nella zona di contatto
tra Piana Abissale Tirrenica e margine siculo dell’area di Ustica, la presenza di faglie listriche. I
movimenti più recenti di questo settore sono ascrivibili al Pleistocene sup.Olocene e sono
essenzialmente a carattere distensivo e trascorrente (Ambrosetti et al., 1985).