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posizione da 15-20 m a 2-3 m, ma può arrivare a precisione di 50 cm. Esso richiede l’uso di stazioni
a terra che trasmettono, generalmente via radio, le correzioni alle pseudo-range misurate per ogni
satellite in vista mediante confronto con le coordinate assolute della stazione di riferimento (Fig.
8.1). Infatti il DGPS calcola la differenza del tempo effettivamente impiegato dal segnale affetto da
errore a raggiungere le varie stazioni e quello impiegato per percorrere la distanza effettiva fra le
stazioni.

Figura 7.1 – Correzione differenziale effettuata tramite stazioni poste a terra. Il DGPS è quindi una metodologia di
correzione, che collegata a tutti gli strumenti permette di ottenere un elevato dettaglio nei dati.

In qualche caso i segnali del satellite possono essere bloccati da edifici elevati, alberi, ponti, ecc,
esistono quindi, per ovviare a questo problema varie tecniche di misurazione utilizzabili dalla
maggior parte dei ricevitori GPS. Uno di questi è il metodo cinematico in tempo reale RTK,
utilizzato per rilievi di dettaglio e per l’acquisizione di coordinate di molti punti in rapida
successione.

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