Page 198 - D-Girolamo_Matranga
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PARTE           SECONDA
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                                   oro forbito,ò ſpruzzolato con iraggide*Ceri acceſi ami.

                                   cheuolmente incontrarſi;ſenza confufione ſpiccare inſie.
                                   me,albori di Aurora,e ſplendori di Merigio; le chiarezze
                                   deglivni,dalle vicine fiammenon affogarſi ;non ingom
                                   brarſi dalfumole lucide candidezze; ſcambieuolmente
                                   gli vni,e gli altri ſenza competenza di maggioranza luc
                                   çicare,& illuminarſı:e negli ondeggiamétiditáti ſplédori
                                   videſi altresì ſpruzzolato di oro , fcintillare il cilettro ,
                                      Non ti cada nelle animo, ch'io ingrandiſco con gi.

                                   randole,e co·lumi eſterni di affettate parole la Luminaria.
                                   Dalla quantità della cerail numero de Ceri,de Torchi,
                                   de lumi puoſsi hauere non oſcuro argoinento anzicerta
                                   contezza . La cera vergine , e bionda, che sù gli Altari ſi
                                    appoſe,pesò ſeicento venticinque libre: la bianca, per il
                                   Tempio, per il Mauſoleo,e pergli aſſiſtenti,libre yndeci
                                   mila otto cento cinquanta cinque. Da che conoſcerai,e
                                   confeſseraipure,chenon hòhiperboleggiato.



                                       APPARECCHIO


                                          DE SAGRI ALTA RI ,

                                                     & aſſiſtenza de'Regolari.



                                            Egli antichifunerali i Pontefici, ¢ i Flamini non
                                   N :
                                            furono otioſi.Fùloro proprio procurare che le in
                                   ferie conueneuolmentefi celebràſsero; come altresì offer
                                    rire .le Vittime,e iSagrificijai Numi Infernalia
                                       Pompilio inſtitutore del Collegio de Pontefici , de
                  Pomp. Let.de Sac.cretò, ch'eglino nonſolo le Celeſti ceremonie pratical
                  Fenet .deSacer. c.fero,male giuſteeſequie ancoradiſponefsero: Iufta quaq;
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                                   funebria.Eda i Luperci fu datocarico,coʻſagrificijLupers
                                   cali nelmeſe di Febbraio, i maroſi diStige di tranquilla
                  Pomp.ibidem c. de
                  Lup.              rë: Lupercalia SacrificiaadexpiandosManes fiebant.Qucfto
                                    ſteſso fù obligo de-Greci, e degliEgittiani ,anzideBar.

                                    barį Sagrificanti,iqualią,conoſceredelle Anithe humae
                                   ne l'Immortalitàjed ilrigoredellaivendicatrice Giuſtitia
                                                                                           per
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