Page 241 - D-Girolamo_Matranga
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PAR TE              TER Z.A.                  25
            Difeſa delle Stelle ſottentroa ſoſtenere delgrande
             Agoſtino, e del celebrePlatonico Plotino l'anti.
 mm ,
      ca Apologia”,che innocenti ſiano di quelle i lumi mai
      ſempre all' huomo propitiji, d chea graue loro ingiuria
      di malignità , di tradimento , di fierezza , di maninco
      nie, d' infelicità, d'incoſtanza  , d'inclemenza    gli Aſtro

      logi , fatto accordo co' Poeti , incolpate le habbiano,
      Non fù egli gran temerità i Moſtri Africani trasferire al
      Cielo ? ed iui , come nello oſcura , e crudele ſtanza del.
      l'infeniale Plutone alluogare Orſe,Leoni,Centauri,
      Draghi ,Hidre ,Scorpioni , Cani,Tori, Cancri , e Ca. Plot:Enn.3.1.3,
 i    pri? Sanguinoſi Marti, neghittoſi Saturni,tempeſtoſi

      Orioni, barbari Booti ,aſpre Pleiadi, rigide Hiadis e pre
      cipitoſi Torrenti ? Che chediſsero eglino , è fauola ,      è
      menzogna    . Quale oltraggio     mai dall'Huomo      riceuet
      tero elleno, che sforzate   lehaueſse   ad eſsergli  nimiche ,

      e traditrici ? Perinde acfi hominibus effent iraté ? Quid
 cum iniuria ab illis acceperunt , vnde illisaperte quotidie no
      ceant ? A che macchiare la purezza della luce con om,
      bre ? con difetti con horrori ? Per qual graue cagione
      potettero elle tra loro sìatrocemente diſcordare ? Qua
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      nam ,ca qua de re inter illaspotest eſse diſcordia , vt altera,
      alterius munus illata vi prohibeat ? La luce dellº vna non
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      è homogenca all' altra ? I raggi di tutte da vna medeſi
      ma fontana non diriuano ?Il corpo di ciaſcheduna da
      vna ſteſsa maſsa della primaia luce non fù cgli dal ſom
 del
      mo Artefice formato ? Da che nacque tanta diuerſità ?
                                                                         ? !    !
      tanta contrarietà ? nemiſtà implacabile cotanto ? Forſe
      da i luoghi ? Tanta forza egli hà l'eguale criſtallino gi
  HD
      ro di vncerchio,che render poſsa a mutato ſpațio sì di
 tras
      uerfa da fe la Stella medeſima ? anzi ad vn tempo me
  n
      deſimo, e di continuo,e con diuerſiſguardi diuerſamen
      te miratage benigna, e crudele,amica,e nimica.? Etcum

      intuetur aliquam elle beneficam , cum aliam reſpicit repente
       mutari , diuerfafq; afeipfiscontinuò euadere?Et alijs qui
 alle
       dem angulares,alijs eodem tempore cadentesseodemdelełtari
 dai   & moerere ? iraſci con mitigari ? Elle la loronatialuce

                                       D                     con
  름
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