Page 319 - D-Girolamo_Matranga
P. 319
P A R TE TER Z A. 103
mare il Gran Filippo degl'indomiti Pirati , e de tempe.
ſtoſi Agareni domatore inuitto , la bonaccia attorno a
queſte Iſole,dell' ondeggiante cupidigiaalla marea ſog.
gette,lungotempo mantenne ,e le infidetane degl'indi
DIT
diatori legni ,dalle fiaccole vegliantiben guardate,
Etnàcura viri,quz nuncdedit.otia mundo,
1.00
Effranum arceretpopislandicunetafurorem,
Nudaffent auide terraſq;fretumq;rapina ...
Verace non èdi Paolo Orolio il prodiggiofo racconto ,
chenel tempomedeſimo, in che Scipione Africano,
il quale le glorie Carthagincfi hauea poftea ſuolo:
queſta vita gli occhi chiuſe ( Labeone e Marcello Con
foli la Romana Republica reggeaano ) di repentel
Iſola di Volcano raiceſse ; fumante e ftrepitoſa dal
Pelago vomitata , accioche con luttofopiantola mot
te di quel grande Herde ſignificafsel. Cotali' prodig
gij al Gran Filippomolto più , che tenne a freno i bar.
bari Africani, el'infedela Saracenane fuoiregniekin .
le ſe , ſi douerebbono . In riſpetto di tutto quãdo finehoia
hò ſcritto, l'imagine defe iſoleEoliche fi formd.Grande 35.8.!.67!?
8.3 . !
de e nerboruto Gigantc, comeglialcři fopra deſcritti,ſi
figurò.Fumauano icapelliconfuſamente fparfi , & vend
UNE lati: ad vo vaporoſo ſcoglio,che dalla bostäderi fuochi
sfiataua inattomaninconicofedéte,col braccio deftropā.
sea che lovfçio di fcura cauerna,oucprigionieri 'vrlauanb
degi
tuntia i venti,affannoſa addicaſse Scaua iui preſso l'Aquila Spa
nou gnuola,che congli artiglile chiaui di quello teneua.Ed
a piedigli ſteſſiferramenti di Fabro feriaiuolo, comeag 17:ibui
IN
ad Etna,liappoſero .Queſtafù la Poefja foſcritta. bosc [ lei
ed!
Ist Flammiuomi Montes Vulcano,ac Doridesasin
Aequorea ftabilesdari origine.100 )
Feruida quos fouereeadem incunabalaistauna nua
Pauit adufta parens rubere flammesni uboru'll
. :
Quiq; per occultos trapitis commercia:dúetasy al
Armaq; in auxilium mutua proditisologiya
PrincepsAetna monet,lethum deftese PHILIPPI,
Regis & Aeoli funera plangiteon!"li cthom!
dir
Igni