Page 330 - D-Girolamo_Matranga
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PAR TE TER Z A.
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                                  fardirezle Stinfalidi rapaci dell'Oceano (paurò,ed appui
                                  Fòdell'intolerabile puzzore l'aure,e i lidi; egli diedeall'

                                  angoſciofaPápelona libero il fiato;ſtraccòcon le aſprez
                                  zedel ſitol'inaſprito furoregruppe col ferro la pertinace
                                  audacia,abbonacciò con la Cleméza ibollori di Catalo .
                                   gna,aGironagaTortoſa,aLeridaja Tarracona,malgrado
                                  le ſtrettezze degli aſsedij,ò sbarattati, 8 morti gli aſsali
                                  tori, lalibertà mantenne, ſpauentòcon le armateil ter
                                  rore del l'elago,e con la veleggiantevirtù ,da giuſto ſde.
                                  gno comandata ,i Pini abbaſsò del torreggiante orgo
                                  gliose sfumare fece di Nettuno le machine:eper vltimo
                                  doppotanti gemiti,hauendogli forriſo il Cielo ,aſsorbiti
                                  nel fondo della prudenza i ncmbidelleire ; con l' arco

                                  balenofignificòla pace :                 زر    ,
                                      Fù egli coſa ageuole alle conſideracioni di tuttociò,
                                  ſolamente accennato , che vditane la Morte,ſconſolate
                                  non piangeſsero le Spagne cutte Parue loro, che della
                                  Terra ,e del Mare lo ſchermo,l. Alcide elbraccio difen
                                  fore caduto foſse :
                Senec :in Her: fur,                       Vindicem amife !
                                         Terre atq; Pelagis quaq;purpureus dies,
                                         Vtrumq; clara ſpectat Oceanum rõta
                                  Ne ti cada in penſiere, che diſdiceuole foſse il gemere
                                  a gl' Iberi , i quali coftumarono a ſuono harmonico di
                                  cetre i nimici aſsaltare , e con gli ſtrumenti delle Muſe
                                  ifurori di Marte ribadire: In bellis adnumerum incedunt,
                                      carmina cantant cum hoftem aggrediuntur.
                                    ܝ                 Ritu cum moris Iberi,
                Diod :Siculas.
                Silius Italicus,         Carmina pulfata fundentus dulcia cetra.
                                  Eche con muſiche canzonettei funerali degli vcciſi nela
                                  la battaglia feſteggiarevſarono :imperoche nella vita
                                  del Gran Filippo leloro allegrezzeappoggiate , paruc,
                                  che alla caduta di lui,tutte rouinaſsero. Ben conobbero,
                                  éſserſi loro inuolato , non Imperadore ma Padre , non
                                  Monarcha , ma Protettore. E ſe nella medeſima tom
                                  ba ſeco giacquero le felicità de Vaſsalli , fù biſogno ,
                                  che con vn pianto le comuni eſequie celebraſsero .

                                                                                      Omnes
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