Page 532 - D-Girolamo_Matranga
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PARETE               TER        Z A.
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                   Ariftoph. in Equit, toridiparole da Cucija: Coquinarijs verbis demulcent.
                   Theognes
                                     Vçcelli,che garreggiando beccano.Sodalem mollia gar.
                   Idem.            rientesfallunt . Meretriçi alliſciate :Fucato viro cognitu
                                    difficilius nihil. Di due faccie, e diduelingue: Lingualo.
                   Eurip, in Andro. quens oprima , cogitans autem mala •Portano in bocca il

                                     mele, e l'oglio,madentro gli aculei , col- fiele. Molliti
                   Plal.
                   Bont.l.s.c.rs
                                    funtſermones eiusfuper oleum ,illi autemfunt iacula.
                   Anthol. Gre
                                        Sono Rinoceroti, i quali di ſpine ſi paſcolano,econ
                                    baſpriſſima lingua ſcuoiano gli huomini,qualhora gli
                                    leccano . Aſperrima lingua lingendo, vſque ad oſsacarner
                                    abradunt.Sono i Corui Kóraxos Kópanesa chegracchiando,
                                    e graffiando luſingano .
                                       Sono le Adulationipiù proprie deTiranni,che de
                                    Principi Chriſtiani . Che perciò fù egliempio il docu
                                    mento, che laſciò feritto Senofane : Cum Tyrannis con
                   Laert.1.9.c.2 .  grediendum , aut iucundifime , aut minime s mhil enim eft
                                    violentius aure Tyranni,

                                       Egli è mancamento di virtù ammollirſi nelle lodi
                                    bugiarde,e come i Ceruij,e le Tortore dagli vccellatori,
                                    colſuono,econ la muſica laſciarſi auuiluppare. Emoli.
                   Ambrof.l.1.Office riadulatione non folum fortitudinis non eft,fed etiã ignani,
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                                    videtur . Viue pur anche hoggidi l'antico ingannevole
                                    abuſo di coloro, i quali con gli (moderati encomij, e
                                    con gl'immenli titolideificano i Principi. E ſono tan
                                    to ſciocchi coltoro,che Figmětorum portentis aurem pra:
                                    bent . Moſtruoſefigure negli occhi, ¢ nelle orecchie
                                    loro ammettono : onde pare, che inganno non ſi faccia
                                    a coloro, a'quali l'eſsere ingannato, e caro. Naſce da
                                    ciò, che nella piena, c nella raccolta di traboccanti fal
                                    ſità, emenzogne,l'autorità, eta purezza della verità
                  Paufan, in Arcade
                                    vengano ad intorbidarſi. Qua fic,vt mendaciorum, quafa
                  Idem Ibidem,
                                    colluuie, veritas vitiata fuam perdat authoritatem .
                                       Quanto meglio farebbono iPrincipi , fe di cotali
                                    Cornacchie, dalle qualimédicano lelodige le adoratio
                                   ni, ingiurie più tolto, che luſinghe, c vanc glorie vdir.
                  Tertul.adu. Getites, ſero; e ſofriſsero. Quarum magis iniurias, quàm adola

                                   tiones remunerafsedeberent. Difse meglioAdolationes,
                                                                                         che
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