Page 530 - D-Girolamo_Matranga
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P ARTETTER ZA.
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                                 Non feruiſli del-Jufiro per alliſciare al luſso ilviſo, ina :
                                 per illuminare gli Altari,per forbire la fpada a Marte,
                                  e per riſtorare de Vaſsalli leforze:Hebbegradole ſcar

                                  ſezze nel Palagio, purche i "Tempij, e i Popoli abbon
                                  daſsero : e dei tributi, patrimonij reali, prezzo ne fece
                     16      ر ...
                                 egli,e guiderdonę de•virtuoſi,
                Prudent.l.c .
                                        Formauit Natura virum , cuius rigor æra
                                        Sperneret;aut fuluo foretimpenetrabilis auro.
                                  Se fù coftumanza degl'Imperadori ſpargere al Popolo
                                  monete,in argomento , ch'eglino le ſpreggiaſsero Sali
                                   Aurā ſpargere darnus Imperio, decretò Giultiniano,cuifoli
                                  etiam aurum contemnere præstatnaturæ faftigium .Soloin
                                  gran pregio hebbe il Monarcha Filippo l'oro, perche
                                  in premio della virtù , per tutto il Mondo lo ſparſe.
                                      Ma quanto egli fù rigido, accioche i moſtruoſi ra

                                  paci le ricchezze iniquamente acquiſtate vomitaſsero ?
                                  Quanto dell'hauere de’yaſsalli fù egli guardignosQuā
                                  te coſe operò,e diſse a riſtringere de’negotianti l'ingor
                                   digia ? Quanto ſollecito , che le faue de• fuffragijdallo
                                   aureo dente rcſecchiate non foſsero ? Quanto ſeuero
                                   accioche la Giuſtitia non livendeſse ? E che i Reggij
                                   officijse gli Ecclefiaftici beneficij ſotto l'haſta del meri
                                   to, e non dell Auaritia altrui li conferiſsero ? Gli eſsa
                                   metri allº Immagine ſottomeſli queſti furono .
                                            lquerat intentatumnil væfana Cupido;
                                        L    Nudarat terræ faciem ,Ditifq;profunda;

                                         Egerat infandos auida degente triumphos,

                                          Captiuospast terga trabensfub tartara Reges.
                                          Cuſpidenunc duro , ventrem confoffa voracem ,
                                          Magnanımi ad Tumulü iacet interfe&ta PHILIPPI.
                                          Victor Auaritia Austriacus,qui prodigusboftis.
                                          Non is diuitias abfcuris reddidit antris;
                                          Non iterum damnauit opes, fed fparfitegenti.
                                          Semper inops,dandi nunquam fatratavoluptas ,
                                         Ingluuiem picit femper cupientis auari,
                                          Nunquam claufa manus,fuuios que fudit Iberos
                                          Enſeimpugnato ,Monftrumfurialeperemit.

                                                                                        Op
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