Page 667 - D-Girolamo_Matranga
P. 667
1
PAR TE TE RIZ A. 45 !
S
ADVERSVM VMBRATVR OPACVM .
La ſettanteſima propoſitione dell'Ottica ombreggiò il
Corpo all'altra Impreſa : Eminentiori lumini propinquius
Corpus breuiorem vmbram iacit.La Virtù degli Heroi,quã
to è più eminente , tantominorigitta le ombre addietro;
e l'altezza dellaGloria ſgombera,òminora i turbinidel
l'Inuidia. Era il Detto . i
EMINENTIA MINVVNTVR.
Venere,non come la Lunamancheuole,macchiata, e va.
gabonda, ſcortata dalSole;neºlacci teſi dal Drago, il
quale nella Strada Reggiaſi attorce , e sº attrauerfa ad ine
goiar l'erranti, non sinuiluppò giamai į e ſenza tema:
d'Eccliſſi ſicura li aggira. IlPrincipe, che dal diritto ſen
tieredella Giuſtitia non ſi dilunga, non mai paue l'ome
bre del mortal Serpente; ne meno al male comune della
infamia ſoggiace.Il Detto è d'Ambrogio :
De Bono Mort. c.4.
ALIENO : NON LABORAT MALO .
L'Annoſa Quercia le fronzute chiome, laſcia alla Fortu .
na in preda, ma ben ſaldo, & abbarbicato affonda il tron
co . Letempeſtoſe infortune chesfrondanole apparenti,
e caduchefelicità de: Prodi, menomare non ponno le
ombre della Virtù,tutela de Regni .
Iam validis radicibus hærens, Luc.l.1.de Bello
Pharſ.
Pondere fixaſuoest , nudofqueper Aera ramos
Effundenstrunco,nonfrondibus efficit Vmbram .
Lo ſteſso Poeta appreſtò il Motto:
ST AT MAGNI NOMINIS VMBRA.
L'Hieni, terrore,ecapitale nimica della fallace Panthera;
Aeli.1.5.c.40.
ſpirante odori adingannoaltrui,allicuade•Letamai,ancor-Orus1.2.4.66 .
che morta, l'abbatte. Cadono ben toſto accanto la pellediPlin.1.28.c.4.
quella,per timore diqueſta i peli.Così,il Monarcha delle
anganriatrice Hereſia triõferà pur morto , Il Dettofù dete
tato daOroApolline: Pardus viuen's Hyenamvincit ; at:
Jili VÍNCITVR A MORTVO, O ir
L'ombre del Fraſſino fono de Serpenti auuerſarie fune.
He : Mira Natura benignitas. PriufquamSerpentes prodeant
f Plin.l.16.0.13.
florere Fraxinum ,nec ante.conditas folia dimittere. Tanta eft
Lil 2 wis,
0