Page 96 - D-Girolamo_Matranga
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84             ORATIO N E.
                                     tutto 10.Atraſcinarſiche faceua a piedi, dandogli luogo
                                     nelſuo cocchio; con che moſtròcaldiflimo entro le ve.
                                    ne l'ereditarioſangue di Rudolfo Conte do Habfpurg, il
                                    qual rimiſe in ſellala diuinità ſcaualcata.Alla Scuola di
                                    FILIPPO mandarei tanti Baroncelli , auualentiſi de
                                    Conſecratiin eſercitio di Sgherri,con dar loro ſempre la

                                    man manca , nè far di beretta ,che conguardaturesfor
                                    zate :apprenderebbero dagli eſempi maeſtoſi, il culto
                                    doputo agli OrdiniEccleſiaſtici,ilriſpetto a'Criſmi del
                                    Sacerdotio. Già ſcuopro iteſori :
                                      Oh , che sbalzo diſubiti fconuolgimenti, dal Tea.
                                    tro iftabile della Vita mitrapporta al luttuoſo.Teatro
                                    della Morte , in cui la Fortuna ſchernita da tanti ero.
                                    ici geſti , pofe in campo macchine d' orrori, fantaſime
                                    di ſpauentacchi, trecce di Comete , voragini di ſe
                                    poleri , per vincere , fenon per aſsalto          almen per
                                    iAracca , la Coſtanza inſuperabile di FILIPPO . Ed
                                    ecco alla fraſe di Damiano i Rerum ordofefe fcenice ver
                      Dam. 1.74
                      Epift. Si    siginis altermitate confundit. Ma non dubitiamo ; che la
                                   deca Saettatrice non hebbe ſtrali per vn Magnanimo;

                                   anuegna che per accertare i colpi, ſceglieſse il berſaglio
                     Senec, in
                                    più grande. Canti a ſua poſta il Tragico: Imperia fic ex
                     Oedip
                                   celfa Fortune obiacenti che i Notatori , quando paion
                                   naufraghi in fondo , fi arricchiſcon diperle.Nelle ve                 1
                                                                                                         1
                                   fiitrinci, nelle tele i trapunti accreſcono il bello ; e
                                   non per altro tienil diadema {u•l capo la Melagrana,
                                   che  per le ſue porpore più vbertoſe, quantopiù lacere.
                                   Leſli in Olao,chele faettefolgori colà nel Settentrione
                                   Scagliate contro alle Montagne,faccian da ſcarpelline;e
                                   regolate ne diſordini , comeſe portaſserola ſquadrane
                                   baleni, l-archipenſolo neorigiri,cosìben le ricercano, le
                                   liuellano, le fuſano, le ritondano, chenon più farebbon
                                   addottrinate dall' Arte, Striſcian da'fianchicon tortuoſi
                                   andamenti,falran,ripiomban sùi giù; doue difgroſsan le
                                   balze, doue fpianáno, doue aſsottigliano, per ogniban

                                  ela circolano brontolano;direſticheapplaudado al·lauo,
                                   $o;fin attantocheſpenta la violenza, dilipato il fumo

                                                                                        com
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