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GUIDO PREMUDA & LUCA BAGHINO
Nel Bacino Mediterraneo la migrazione dell’Aquila minore è osser-
vata soprattutto in corrispondenza dei tratti di mare più brevi, princi-
palmente gli Stretti di Gibilterra e del Bosforo. A Gibilterra si registra
il maggiore flusso migratorio della specie con migliaia di individui
transitanti in autunno e verosimilmente appartenenti alle popolazioni
francesi e iberiche, mentre sul Bosforo le osservazioni autunnali si rife-
riscono ad alcune centinaia di individui, presumibilmente provenienti
in larga parte dalla Russia (CRAMP & SIMMONS, 1980; FINLAYSON, 1992;
ZALLES & BILDSTEIN, 2000).
Il Mediterraneo centrale e l’Italia appaiono marginalmente interes-
sati dalla migrazione di questo rapace, poiché le osservazioni si riferi-
scono solitamente a pochi individui, spesso migranti singolarmente
(AGOSTINI, 2002). Scopo del presente lavoro è aggiornare lo stato delle
presenze autunnali della specie nella Penisola Italiana a 30 anni dal-
l’articolo di FANTIN (1974). È inoltre formulata un’ipotesi sulle possibili
rotte migratorie autunnali percorse dal rapace.
Area di studio e metodi
Il lavoro passa in rassegna le osservazioni autunnali (Agosto-
Novembre) effettuate in Italia dal 1985 al 2003 (periodo per il quale si
sono potuti ottenere maggiori dettagli sulle provenienze e sulle direzio-
ni di volo), tramite la raccolta e l’analisi di dati bibliografici, integrati
da informazioni inedite e nuove osservazioni personali, desunte anche
da EBN Italia (http://www.ebnitalia.it) e dal Progetto “Migrans”, pro-
mosso dal Parco Naturale delle Alpi Marittime. Allo scopo di rendere più
esaustivo il quadro delle possibili rotte migratorie attraverso la
Penisola Italiana, sono riportate anche informazioni relative alla
Francia mediterranea (Costa Azzurra, Corsica) e a Malta.
Risultati
Nel primo lavoro in Italia specificamente dedicato all’Aquila minore,
FANTIN (1974) elenca 18 catture autunnali ripartite tra le regioni
Piemonte (5), Lombardia (4), Liguria (3), Veneto (2), Friuli, Toscana,
Umbria e Lazio (1).
Nell’autunno del 1985 si verificò una sorta di “invasione” di aquile
minori, segnalata sia da alcuni abbattimenti (2 ind. in Liguria: un
maschio della forma chiara, raccolto a Valleggia (SV) il 28/10/1985, ora
conservato al Museo di Storia Naturale di Genova e uno a Varazze (SV)
ai primi di novembre), sia da ricoveri di esemplari feriti arrivati a cen-
tri di recupero della fauna selvatica in varie località italiane: Genova-
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