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Alcuni AA. ritengono che la specie si riproduca in alcune zone costiere adatte dei
continente (Liguria, Campania) (Dr CARLO com. pers. 1978).

      Nell'Adriatico la nidificazione è data per isole della Dalmazia (KRPAN 1965) ove la
specie è considerata stazionaria (MATVEJEV e VASIC 1973). Le segnalazioni sono comun-
que sempre molto scarse (TuTMAN com. pers. 1980).

      Come si rileva dalla cartina la situazione delle popolazioni nidificanti è alquanto
incerta e confusa e, allo stato attuale delle conoscenze, è assolutamente impossibile fornire
indicazioni numeriche (escludendo ovviamente le Isole Maltesi). Inoltre la cospicua
presenza nelle colonie di individui non nidificanti (adulti e giovani) complica ulte·

riormente il calcolo.
       Tra le cause che ne limitano la diffusione e la consistenza ricordiamo i disturbi

provocati dalla navigazione da diporto, il prelievo di uova e nidiacei per scopi collezioni-
stici e soprattutto la presenza di Ratti ( Rattus sp.), come riscontrato in Corsica e nelle
Isole Egadi e di cani e gatti rinselvatichiti. Il Gabbiano reale (Larus argentatus) risulta
un forte predatore, in particolare dei giovani all'uscita dal nido e degli adulti sorpresi
a terra durante la giornata, come rilevato nelle Isole Maltesi a Filfla (SuLTANA e GAucr
1970}; nella stessa zona fino a qualche anno fa la pratica del bombardamento militare
produceva danni rilevanti agli individui ed alle loro uova; come contropartita creava
nuovi e più idonei luoghi di nidificazione e impediva lo sbarco di pescatori e collezionisti
che avrebbero provocato solamente danni. La vicinanza di Calonectris diomedea non pare
produrre alcun effetto negativo, mentre vantaggiosa è la coabitazione con Oryctolagus
cuniculus per l'occupazione, per la nidificazione, di tane e cunicoli abbandonati.

      In Francia la specie appare in generale declino e fino al 1936 erano note piccole
colonie in Bretagna, Provenza ed in Corsica; successivamente nel 1945 venne scoperto
un nuovo luogo di nidificazione (davanti a Biarritz); attualmente (1975) la popolazione
complessiva della Bretagna è stata stimata in meno di 450 coppie, per altro in diminu·
zione; quella mediterranea (con esclusione della Corsica) non pare più presente (YEATMAN
1976). Più numerosa e meglio distribuita appare la popolazione della Gran Bretagna ed
Irlanda, stimata seppur molto approssimativamente, in ben oltre 50.000 coppie (SHARROCK
1976).

      La specie nidificava un tempo lungo le coste nord.Africane della Tunisia (I. Galita)
ove attualmente si fa notare al largo soprattutto in estate ed anche nei mesi invernali
(HEIM DE BALSAC e MAYAUD 1962; ETCHÉCOPAR e HiiE 1967). Lo stesso dicasi per le
Isole Chafarinas (Marocco sett.) ove recenti ricerche non rilevano la sua presenza come
nidificante e la indicano come di comparsa piuttosto rara (DA JUANA et alii 1980). Per
alcune isole della Grecia avvistamenti estivi in ambiente adatto fanno pensare ad una
eventuale nidificazione (BAUER in CRAMP e SIMMONS 1977).

      A puro titolo di curiosità si ricorda di un individuo raccolto nell'Isola d'Elba sulla
tolda di una nave ancorata nel porto (DAMIANI 1898 a) e di un altro che entrò in una
abitazione, forse attrattovi dalla luce (DAMIANI 1905). Nello Stretto di Messina la specie

era abbondante e disturbava la pesca divorando le esche oleose ; veniva catturata « a
sacchi " con i retini da pesca, attirata da un pezzetto di fegato dell'Orthagoriscus mola,
gettato in mare a pochi centimetri dalla barca ( ARRIGONI in MARTORELLI 1906).

       Scarse e frammentarie sono le prove di nidificazione per il nostro paese. Nelle Isole
Egadi furono trovate uova incubate nei primi giorni di giugno (KRAPP 1970) e giovani
a fine luglio (ed ai primi di settembre da poco usciti dal nido) (SoRCI et alii 1973).
Per la Corsica un uovo all'inizio di giugno (JoURDAIN 1912), un pullus alla fine di
luglio ed un uovo agli inizi di agosto (LANZA 1972) ed uova nella prima quindicina di
maggio (Pouzouuc e BnossELIN in THIBAIJLT 1977). Per la Sardegna si ricorda gene-
ricamente di un pullus in agosto (DAMIANI 1901). Per le Isole Maltesi (Filfla) avven-
gono deposizioni precoci all'inizio di maggio ed il numero cresce progressivamente dalla
metà alla fine del mese stesso; successivamente si susseguono fino agli inizi di giugno,
con covate tardive fino alla metà di luglio (SULTANA e GAUCI 1970; SuLTANA et alii
1975; BANNERMAN e VELLA·GAFFIERO 1976).

       MOVIMENTI. Relativamente migratore, compie movimenti più o meno regolari e
sensibili a seconda delle zone, delle annate e di altre cause contingenti (condizioni mete·

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