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Brullo et al., Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. (2008) FP24
1.3.5 – Myrto communis-Pistacietum lentisci (Molinier 1954) Rivas-Martinez 1975, Anal. Ist. Bot.
Cavanilles 31: 214 (Tab. 3, col. 25-28; Tab. 3c, ril. 13-15).
SINONIMI – Oleo-Lentiscetum provinciale Molinier 1954, Vegetatio 4: 284; Myrto-Lentiscetum (Molinier 1954
em. O. Bolòs 1962) Rivas-Martinez 1975, Anal. Ist. Bot. Cavanilles 31: 214
LECTOTYPUS – Ril. 22, Tab. 1, Molinier (1954).
SPECIE CARATTERISTICHE – Myrtus communis e Pistacia lentiscus.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Vegetazione alto-arbustiva (fino a 4-5 m), spesso impenetrabile per la ricchezza di
liane ed arbusti sempreverdi, s’insedia su substrati marnosi o calcarei in stazioni soprattutto costiere.
BIOCLIMA – Dal termomediterraneo inferiore secco inferiore al superiore subumido superiore.
RUOLO SINDINAMICO – Formazione di macchia a carattere climacico diffusa in ambienti costieri ventilati e
interessati dall’aerosol marino, prendendo contato verso la battigia con comunità alofile dei Crithmo-
Limonietea.
DISTRIBUZIONE – L’associazione ad areale prevalentemente tirrenico con la sua massima espressione lungo le
coste catalano-provenzali. In Sicilia è stata osservata sulle coste iblee (Bartolo et al.,1982; Turrisi et al.,
2002, Raimondo et al., 1990, Brullo et al., 1998), sul versante tirrenico a Torre del Lauro (Gianguzzi
1999b) e Valle dell’Oreto (Traina e Marcenò, 2001). Per il versante ionico della Sicilia meridionale
Costanzo e Tomaselli (1998) descrivono una subass. arbutetosum unedonis, fisonomicamente
differenziata dalla presenza di Arbutus unedo che normalmente si accompagna a Myrtus communis e
Pistacia lentiscus. Questo tipo di macchia è stata osservata su substrati marnosi di valloni
potenzialmente interessati dai pineti del Thymo capitati-Pinetum halepensis dove costituisce una
formazione con esigenze nettamente più mesiche di quest’ultima associazione – Fig. 5B.