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Brullo et al., Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. (2008) FP29
1.3.13 - Pistacio lentisci-Pinetum halepensis De Marco, Veri e Caneva 1984, Ann. Bot. (Studi sul territorio)
42(suppl. 2): 28 (Tab. 3, col. 41-44; Tab. 3e, ril. 4-5).
SINONIMO – Pino-Genistetum aspalathoidis pinetosum halepensis Brullo, Di Martino e Marcenò (1977), Veg.
Pantel. : 58.
HOLOTYPUS – Ril. 17, Tab. 4, De Marco et al. (1984).
SPECIE CARATTERISTICHE – Pistacia lentiscus, Pinus halepensis.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Pineti basifili a Pinus halepensis legati a substrati marnosi, calcarei e basaltici di
stazioni interessate da una notevole aridità edafo-climatica. Questa vegetazione è presente sia in
ambienti costieri, dove l’aridità è determinata soprattutto da condizioni climatiche, sia in aree
abbastanza interne, dove è il substrato prevalentemente marnoso a influire sull’aridità. Significativa è
l’abbondanza nel sottobosco di Pistacia lentiscus.
BIOCLIMA – Termomediterraneo secco da inferiore a superiore.
RUOLO SINDINAMICO – Vegetazione edafofila legata a suoli poco evoluti di stazioni più o meno acclivi
interessate da una certa aridità edafica. In situazioni edafiche più mature essa viene normalmente
sostituita da boschi di leccio.
DISTRIBUZIONE – Nel territorio regionale l’associazione è stata segnalata per l’Isola di Pantelleria (Brullo et
al., 1977; Gianguzzi, 1999 b), l’Isola di Marettimo (Brullo e Marcenò, 1983) e la Sicilia sud-orientale,
dove è presente lungo il bacino del Fiume Tellaro (Bartolo et al., 1986) e del fiume Ippari (Bartolo et
al., 1978). Al di fuori della Sicilia, l’associazione è nota per l’Isola di S. Domino (Isole Tremiti), il
Gargano, la costa presso Taranto e la Sardegna a Porto Pino (De Marco e Caneva, 1985; Bartolo et al.
1986) – Fig. 4F.
1.3.14 – Hippocrepido emeri-Bupleuretum fruticosi Brullo, Minissale, Scelsi e Spampinato 1993, Boll. Acc.
Gioenia, Sc. Nat. Catania, 26 (341): 23 (Tab. 3, col. 45-46).
HOLOTYPUS – Ril. 2, Tab. 1, Brullo et al. (1993).
SPECIE CARATTERISTICHE – Hippocrepis emerus ssp. emerus, Bupleurum fruticosum.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Formazione arbustiva mesofila subsciafila, fisionomicamente dominata da
Bupleurum fruticosum, tipica di stazioni semirupestri fresche ed ombreggiate. Si localizza generalmente
lungo i versanti acclivi delle fiumare o su pendii esposti a nord, salendo fino a circa 900 m di quota
(Rocca di Novara). Essa si rinviene su substrati di varia natura.
BIOCLIMA – Interessa la fascia compresa fra il termomediterraneo umido superiore ed il mesomediterraneo da
subumido a umido superiore.
RUOLO SINDINAMICO – In stazioni primarie assume il ruolo di formazione durevole, localizzandosi all’interno di
querceti sempreverdi climatofili.
DISTRIBUZIONE – È presente lungo alcune cave iblee (Brullo et al., 1993; Brullo et al. 1998), nel versante
tirrenico dei Monti Nebrodi e nei Peloritani – Fig. 5F.
1.4 - ERICION ARBOREAE (Rivas-Martinez ex Rivas-Martinez, Costa e Izco 1985) Rivas-Martinez 1987, Mem.
Mapa Ser. Veg. España: 166.
HOLOTYPUS – Phillyreo-Arbutetum unedonis Rivas-Goday e Galiano 1959
SINONIMI – Ericenion arboreae Rivas-Martinez 1975, Anales Inst. Bot. Cavanilles 31: 209 nom. inval. (art.
3b); Ericenion arboreae Rivas-Martinez ex Rivas-Martinez, Costa e Izco 1985, Not. Fitosoc. 19(2): 82.
SPECIE CARATTERISTICHE – Erica arborea, Arbutus unedo.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – L’alleanza riunisce formazioni arbustive acidofile, quali mantelli forestali e macchie
di tipo mesofilo, che si localizzano prevalentemente su substrati silicei con suoli più o meno acidi.
BIOCLIMA – Dal termo al mesomediterraneo con ombrotipo da subumido a umido.
RUOLO SINDINAMICO – Si tratta di formazioni secondarie legate alla degradazione di fitocenosi forestali
acidofile presenti dalla fascia collinare a quella submontana.
DISTRIBUZIONE – Mediterraneo-atlantica dove è diffusa soprattutto in ambienti interessati da un clima di tipo
oceanico.