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146 C. CALLAINI

dimidiatus che non sono state raccolte né a Levanzo, né a Favignana,
mentre sono assenti altre specie che sembrano molto comuni in queste
due isole e sulla vicina c06ta della Sicilia, quali Chthcmius gibbus,
Neochthcmws jcmicus Pselaplwchernn lacertosus, Hysterochelifer tuber-
culatus, Geogarypus nigrimanus. Poche sono le specie apparentemente
comuni a tutte e tre le isole ed alla costa occidentale della Sicilia:
Chthonius tetrachelatus, RLmcus cfr. caralitanus, Neobiswm sp.

      Non si può naturalmente escludere che le specie esaminate,
considerate le ridotte dimensioni e le abitudini di vita, possano essere
sfuggite alle ricerche effettuate e che, quindi, siano presenti anche là
dove sembrano mancare. Tuttavia, se questo dubbio può essere valido
per Chthanius tenuis e, forse, Olpium pallipes e Calocheiridius mavro-
moustakisi, molto rare anche là dove sono presenti, alcune conside-
razioni porterebbero ad escludere la presenza delle specie rimanenti
in località diverse da quelle indicate. Infatti, gli ambienti delle Egadi
sono abbastanza uniformi e, quindi, quando una specie viene raccolta
in abbondanza su due isole e non è reperibile negli stessi ambienti
dell'isola vicina, potrebbe esserne ragionevolmente esclusa la presenza.
l motivi di queste diversità sono piuttosto diffiCili da trovare e possono
variare da specie a specie. Ad esempio l'assenza di Chthonius gibbus
da Marettimo potrebbe essere dovuta alla competizione con l'affine
Chthanius aegatensis, che del resto occupa le stesse nicchie ecologiche.
È significativo, infatti, che a Marettimo Chthcmius tetrachelatus sia
stato raccolto assieme a Chthonius aegatensis, mentre a Favignana e
Levanzo esso condivide gli stessi biotopi con Chthcmius gibbus. Un
fenomeno di competizione potrebbe essere la causa anche dell'assenza
da Marettimo (comunque non assolutamente sicura e da confermare)
di altri Olpiidae al di fuori d i Garypinus dimidiatus. Quest'ultima
specie va ad occupare e, a giudicare dall'abbondanza di individui,
anche molto efficacemente, l' habitat che a Levanzo e Favignana
sembra riservato a Calocheiridius mavromoustakisi e Olpium pallipes.

     Tuttavia questa spiegazione da sola non è sufficiente a giustificare
la diversità del popolamento tra le isole considerate. Se un tale
fenomeno di competizione tra alcune specie è realmente avvenuto,
deve essere subentrato solo in un secondo tempo. Un ulteriore
suggerimento per una possibile soluzione di questo problema viene
dalla storia paleogeografica delle tre isole, che, nonostante la loro
relativa vicinanza, non sembrano costituire un complesso geologico
omogeneo. Mentre Levanzo e Favignana, costit uite prevalentemente
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