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Inquadramento Organizzazione Stato di Strutture Servizi forniti Soggetti Materiale Finanziamenti e Gestione
e dati e gestione attuazione e presenti nel nel Parco operanti nel pubblicato progetti patrimonio
pianificazione dall’Edg naturale e
geo-politici Parco Parco biodiversità
Zonazione Aree di sosta Formazione Sito WEB ZPS
No attrezzate: 1 professionale Altro: 6
N.D. Dipendenti ente videocassetta
Regolamento Ostelli: 7 gestore, collab. c.c. G+P
generale Dipendenti enti
Assente locali, società Controllo
Regolamenti profit selettivo fauna
tematici Si, cinghiale,
No daino e capriolo
Rifugi
escursionistici:
19 società profit,
ONLUS
Campeggi: 2
Società profit
Altro: Museo
dell’acqua
N.D.
N.D.: dato non disponibile o non fornito dall’ente gestore, G: gratuito, P: a pagamento, ex LSU: ex lavoratore socialmente utile. Per le
strutture e i servizi presenti nel Parco sono specificati i soggetti gestori.
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, M. Falterona, Campigna
Anno di istituzione: 1993 rale, il Piano del Parco è stato avviato nel 1997 e il Piano Italia dei Parchi - XXXVII
Superficie totale (ettari): 36400 economico e sociale nel 2000. Il Direttore è presente, con un
Sede legale/amministrativa: dipendente dell'Ente il cui mandato è però scaduto nel feb-
Via Brocchi 7, 52015 Pratovecchio (AR) braio 2002. Finora i contributi concessi dal Ministero sono
Tel 057550301 stati più indirizzati essenzialmente a progetti di sviluppo,
Fax 0575504497 trascurando attività ed interventi di conservazione attiva del
e-mail: parco@technet.it patrimonio naturale dell'area protetta. Il Parco ha usufruito
www.parks.it/parconazionaleforestecasentinesi/index.html di finanziamenti comunitari per la realizzazione di progetti
ed attività con i programmi Life Natura, Leader, Fondi strut-
A cavallo della dorsale che separa la Toscana dalla Roma- turali Ob.5, Fondo Sociale Europeo. Per la gestione del
gna il Parco tutela una tra le più importanti foreste appenni- Parco operano 4 società di servizi profit che impegnano 23
niche, formata prevalentemente da faggio e da un’impor- addetti, 2 Cooperative che impegnano 15 addetti e 5 Asso-
tante presenza di abete bianco. Cinghiali, cervi, daini e ciazioni con 50 addetti. Allo stato attuale esistono circa
mufloni (gli ultimi due introdotti) sono numerosi e, grazie 5000 ha di Riserve Naturali Biogenetiche, il vero cuore natu-
alla loro presenza, il Parco ha svolto un ruolo fondamentale rale del Parco, la cui gestione non è ancora stata trasferita
nel ripopolamento dell’Appennino settentrionale da parte all’Ente Parco. Il Parco sta effettuando acquisti di territori pri-
del lupo. La ricchezza del Parco è rappresentata anche dalla vati e demaniali di valore ambientale strategico che ammon-
diffusione di segni della storia e della cultura tra cui spicca teranno a circa 800 ha. È allo studio un ampliamento di
l’eremo di Camaldoli. circa 10.000 ha che dovrà comprendere aree demaniali e
pSIC, ed andrà fatalmente incontro a forti opposizioni da
Specie di interesse per la Direttiva Habitat: parte del mondo venatorio, in particolare i cacciatori inte-
• Anfibi: ululone a ventre giallo ressati al prelievo del cinghiale. Esiste un serio problema
Specie di interesse per la Direttiva Uccelli: legato ai controlli faunistici, ancora inattuati, per il controllo
gufo reale, lanario di cinghiali e cervi, la cui esuberanza numerica, in man-
Problemi evidenziati per la gestione: canza di un numero sufficiente di predatori, sta mettendo in
limitatezza fondi per acquisizioni terreni e strutture, carenza pericolo l’integrità di molte zone del Parco. Sono in fase di
supporto di Comunità Montane; introduzione specie animali sperimentazione recinti per la cattura. È comunque difficile
alloctone; rapporto conflittuale con altri Enti pubblici: Comu- attuare una efficace strategia di controllo che riesca a rima-
nità montane. nere indipendente dagli interessi del mondo venatorio.
L'Ente Parco ha promosso e realizzato studi e ricerche che
Osservazioni hanno prodotto censimenti aggiornati e check list sulla flora
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falte- (2000), parziale per gli invertebrati (2000), anfibi (2001),
rona e Campigna ha ancora in elaborazione il Piano del rettili (2001), uccelli (2001), mammiferi (2001), presenti nel-
Parco, il Piano economico e sociale e il regolamento gene- l'area protetta.