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Grande di Castelluccio), inghiottitoi, doline, campi carreg- ture con trappole a cassetta. I costi economici di attuazione
giati. Il Parco tutela una parte importante della dorsale del programma di contenimento del cinghiale negli ultimi
appenninica e delle testimonianze delle vicissitudini geologi- quattro anni risultano elevati per i risultati ottenuti nel conte-
che e biogeografiche dell’area. Presente nel lago di Pilato, di nimento numerico e rispetto ai danni accertati nell'area pro-
origine glaciale, un piccolo crostaceo endemico, il chiroce- tetta. La creazione di 15 Case del Parco, la cui gestione è
falo di Marchesoni, i cui parenti zoologicamente più prossimi affidata a Cooperative locali, vincola un investimento di
si trovano in Asia. La fauna vertebrata, fortemente impove- risorse finanziarie per l'Ente rilevanti rispetto alle disponibi-
rita, comprende importanti predatori, come il lupo, l’aquila lità di bilancio, non giustificato per la qualità dei servizi
reale ed altri falconiformi, mentre le catene alimentari ven- offerti. Il Parco ha previsto l'allestimento di cinque centri visite
gono sostenute da cinghiale, capriolo e lepre. Notevole il di primo livello e nel 2002 ha inaugurato il primo centro
patrimonio culturale racchiuso nell’area: Norcia, Visso e tematico, a Foce di Montemonaco sul Lago di Pilato, un
Preci sono alcuni dei centri storici che caratterizzano il Parco. secondo centro tematico dedicato al Cervo è già previsto a
Castelsantangelo sul Nera. Il Parco ha usufruito di finanzia-
Specie di interesse per la Direttiva Habitat: menti comunitari per la realizzazione di progetti ed attività
• Pesci: ghiozzo di ruscello con i programmi Life Natura, Fondi strutturali Ob.5, Pro-
• Mammiferi: lupo, orso bruno marsicano gramma CEO. Per la gestione del Parco operano 9 Coopera-
Specie di interesse per la Direttiva Uccelli: tive che impegnano circa 70 addetti. L'Ente Parco ha pro-
biancone, coturnice, gufo reale, lanario mosso e realizzato studi e ricerche che hanno prodotto censi-
Problemi evidenziati per la gestione: menti aggiornati e check list sulla flora (2000), invertebrati
effetti negativi di piani e programmi di altri Enti; captazione (2001), pesci (2001), uccelli (2001), mammiferi (1999), pre-
acque; carenza trasporto pubblico; presenza di barriere senti nell'area protetta. Una ricerca del Ministero dell'Am-
architettoniche, concentrazione visitatori in aree sensibili; biente, condotta dall'Università, è stata inoltre svolta sulla
media conflittualità con residenti. popolazione delle due specie di vipere presenti in Appennino
(Vipera aspis e Vipera orsini). Una priorità per il Parco dei
Osservazioni Sibillini resta l’istituzione di un'area contigua che assicuri una
Per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini il Piano del Parco è efficace integrazione con i territori limitrofi al Parco. L’esclu-
in adozione, con l'elaborazione avviata nel 1998, mentre il sione dal Parco delle aree di notevole valore naturalistico nel
Piano di sviluppo economico e sociale è stato già approvato Comune di Sarnano, come Monte Castel Manardo, Pizzo
dagli organi del Parco. In elaborazione anche il regolamento Meta e Valle Tre Santi, determina un diffuso bracconaggio
generale. L'impostazione del Piano del Parco è stata però cri- sulla Coturnice, specie rara, ma cacciabile secondo il calen-
ticata dal CAI, che esprime oggi l'unico rappresentante delle dario venatorio approvato dalla Regione Marche. Pericoli
Associazioni ambientaliste presenti nel Consiglio direttivo, per il Parco dei Monti Sibillini sono il possibile potenziamento
per l'assenza di ogni intervento programmato per sanare lo degli impianti di risalita e la realizzazione d'impianti per l’in-
scempio ambientale dovuto ad alcune strade in alta quota, nevamento artificiale nelle diverse stazioni sciistiche presenti
come la storica strada sul versante del Monte Sibilla. L'Ente nel territorio dell'area protetta. Per il WWF, che ha già
Parco ha completato anche la redazione del Piano per la denunciato i rischi di una nuova aggressione alle "terre alte"
gestione delle risorse idriche, attualmente in adozione, ela- dell'Appennnino, gli interventi nel Parco sugli impianti per
borata ed approvata una strategia per il turismo sostenibile sport invernali dovrebbero essere limitati al recupero
in attuazione della carta europea. In adozione anche il Piano ambientale ed essere comunque preventivamente sottoposti a
d'interpretazione ambientale e la carta ittica. L'Ente Parco ha valutazione d’impatto ambientale e di fattibilità in relazione
concesso l'uso del proprio marchio ad una azienda per l'im- anche agli effetti dei mutamenti climatici nell’Appennino cen-
bottigliamento dell'acqua minerale presente nel territorio del- trale. L'Ente Parco ha infine denunciato i pericoli dovuti alla
l'area protetta, una scelta discutibile considerato l'elevato presentazione di progetti per la realizzazione di centrali eoli-
impatto ambientale della commercializzazione di questo pro- che, irrazionali e sovradimensionate, localizzate nelle aree
dotto. Operativo il programma di gestione del cinghiale che contigue all'area protetta.
prevede il prelievo venatorio con cacciatori autorizzati e cat-
Inquadramento Organizzazione Stato di Strutture Servizi forniti Soggetti Materiale Finanziamenti e Gestione Italia dei Parchi - XXXIX
e dati e gestione attuazione e presenti nel nel Parco operanti nel pubblicato progetti patrimonio
pianificazione dall’Edg naturale e
geo-politici Parco Visite guidate Parco biodiversità
Case del Parco: Coop.
Parco Nazionale Presidente Delimitazione 15 Associazioni di Giornale/periodi Finanziamenti per Censimento flora
Monti Sibillini Carlo Alberto aree contigue Coop. protezione co dell’Edg gestione ordinaria Si, 2000
No ambientale: G € 1857257,07
Graziani C.E.A.: 9 WWF, Legam-
Coop biente, CAI, Ita-
lia Nostra, Lipu
Anno Organi e Tabellazione Sportello Cooperative no- Materiale Finanziamenti da Censimento
insediamento commissioni confini servizi/info ai profit/sociale divulgativo programmi U.E. invertebrati
dell’Edg Comunità del Completata visitatori 9G Life Natura, Fondi Si, 2001
1994 Parco Coop. strutturali (ex.
Ob.5), Programma
CEO