Page 21 - LA PESCA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI
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               sarà più  pesce  da  pescare,  non  vi saranno  più  nemmeno  assegni  fami-
               liari  da  percepire.
                  Nei  secoli scorsi il pesce  veniva  conservato  esclusivamente  sotto  sa-
               le.  Ad  una larga  corrente  di  esportazione  davan  luogo  quasi  esclusiva-
               mente l  paesi del Mar del Nord,  con  aringhe  e baccalà, destinati all'Eu-
               ropa  centrale  cattolica  come  cibi  pei  giorni  di  magro.  Analogamente
               una  piccola  corrente  commerciale  portava  il pesce  salato  dalle  coste
               verso  l'interno  dei  grandi  paesi  marittimi,  come  la  Francia  e  la Spa-
               gna.  Con  la scoperta dei banchi di merluzzi di Terranova il  baccalà  eb-
               be la massima diffusione;  ma il pesce salato  non  fu  mai gradito laddo-
               ve  era possibile  ricorrere  ad altro:  è noto  che  a  Roma, per esempio, era
               in voga  in sua vece  l'anguilla marinata.
                  Dalla  Sicilia  occidentale,  o  diciamo  meglio  dalla  Provincia  di  Tra-
               pani  che  è  oggetto  delle  nostre  ricerche,  il pesce  salato  non  venne
               esportato:  si ha  notizia  di  barche che  nel  XV  secolo  si  recavano  a  pe-
               scare  le  sarde  « ad  partes  occidentales»,  ma  doveva  essere  pesce  desti-
               nato alla salagione  per  usi locali.  Di  pesca su larga scala dello  sgombro
               non vi  è  notizia prima.  del  XX  secolo.
                  Non  cosi  per i  prodotti delle  tonnare. E'  nostra opinione  che il ton-
               no -  appunto perchè pescato in  grandi quantità entro un lasso  di tem-
               po  brevissimo  - ,  sia stato  il primo  pesce  pel  quale  si  sia  tentata  la
               conservazione,  per  l'impossibilità  di  consumarlo  tutto  allo  stato  fresco.
               Esso veniva conservato sotto  sale in barilotti:  sotto questa forma ha da-
               to  origine  ad  una  corrente  di  esportazione  molto  notevole  già  in  anti-
               co  e pienamente documentata dal XIV  secolo in  poi:  la qualità più pre-
               giata era la «tonnina  netta»;  ma pare che  nulla venisse  gettato  via,  se
               troviamo menzione  della bosonaglia, dei  <tsalamb di  tonno, di occhi, os-
               sa, schienali ecc.
                  Il  tonno salato  faceva  parte  della  «panatica»  di  tutti  gli  equipaggi
               delle  navi  del  Mediterraneo,  allo  stesso  modo  come  la  carne  di  porco
               salata  faceva  parte  del  vitto  degli  equipaggi  inglesi.  Il vitto  di  bordo
               delle  navi  mediterranee  (fossero  da  carico  o  da  guerra)  consisteva  in
               tonnina,  biscotto  e  aceto  per correggere  l'acqua.
                  Quando dalla  salagione si  sia passati fra  noi  al  sott'olio non mi ri-
                                                                                      •   <
               sulta con precisione:  tenderei  a  porre  questa  radicale  trasformazione
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