Page 5 - Lista_Rossa_Flora_Italiana_2013
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                               PRESENTAzIONE


                               Le  caratteristiche  geografiche,  climatiche  e  storiche  del  nostro  Paese  hanno  consentito  l’insediamento  e  la
                               permanenza di una variegata e ricca biodiversità, inclusa una gran varietà di specie endemiche, ambienti esclusivi,
                               paesaggi caratteristici. Su una superficie piuttosto limitata, se comparata alla totalità del continente europeo, sono
                               presenti circa 1/3 delle specie animali europee e la metà di quelle vegetali. A livello marino la situazione è ancora più
                               ricca poiché nelle acque italiane si ritrova gran parte delle specie più tipiche del Mar Mediterraneo. Tali ricchezze e
                               peculiarità, concorrono a rendere l’area del Bacino Mediterraneo un “hotspot” di biodiversità riconosciuto a livello
                               mondiale. In tal senso il nostro Paese ha la responsabilità di monitorare e salvaguardare questo “capitale naturale”
                               così come definito nella Strategia Nazionale per la Biodiversità adottata nel 2010, che concretizza per l’Italia gli
                               impegni  assunti  con  la  sottoscrizione  alla  Convenzione  internazionale  per  la  Biodiversità  e  l’attuazione  della
                               Strategia europea per la Biodiversità 2020.
                               Tra  gli  obiettivi  individuati    dalla  Strategia  Nazionale  per  il  decennio  2011-2020,  l’approfondimento  della
                               conoscenza su consistenza, fattori di minaccia e stato di conservazione di habitat e specie  su tutto il territorio
                               nazionale, descrive la necessità di poter esprimere a livello nazionale quali e quante specie animali e vegetali
                               rischiano di scomparire e soprattutto quali sono le cause che possono determinare i fattori di rischio.
                               Lo strumento delle Liste Rosse è stato introdotto dall’attività dell’Unione Mondiale per la Conservazione della
                               Natura  (IUCN),  la  più  antica  e  universalmente  riconosciuta  organizzazione  internazionale  che  si  occupa  di
                               conservazione della biodiversità, nella sua accezione più ampia. La metodologia e i criteri messi a punto dall’IUCN
                               per la predisposizione delle Liste Rosse permettono di realizzare, a diverse scale territoriali, le valutazioni sullo
                               stato di rischio di estinzione a livello di specie. L’utilizzo di tale strumento, adottato come riferimento e indicatore
                               a  livello  internazionale,  permette  dunque  di    fornire  informazioni  sintetiche  e  confrontabili  sullo  stato  di
                               conservazione delle specie e sull’efficacia delle azioni intraprese e da intraprendere per contrastare i fattori di
                               minaccia individuati e arrestare la perdita di biodiversità.
                               Nell’ambito dell’Accordo Quadro triennale, sottoscritto il 10 novembre 2011 dal Ministro pro-tempore e dal
                               Presidente della Federparchi, per una più proficua collaborazione sugli obiettivi d’interesse comune in termini di
                               attuazione delle misure per la conservazione della biodiversità e per l’implementazione di azioni per lo sviluppo
                               sostenibile nei territori delle aree protette, la Direzione per la Protezione della Natura e del Mare in quanto
                               Autorità Nazionale dell’IUCN in Italia, ha stipulato la prima Convenzione attuativa attraverso la quale, tra l’altro,
                               è stata condotta la valutazione di alcuni gruppi di animali e sviluppate Liste Rosse Nazionali definite attraverso
                               l’applicazione della metodologia IUCN, con il coinvolgimento di ricercatori nelle specifiche discipline e di esperti
                               nell’applicazione della metodologia (Comitato Italiano IUCN, ISPRA, Società scientifiche, LIPU e numerosi esperti
                               nazionali).
                               In questo volume vengono presentati i dati, elaborati nell’ambito di una convenzione stipulata con la Società
                               Botanica Italiana, relativi ad un primo contingente di specie vegetali che comprendono specie vascolari, muschi,
                               funghi e licheni, coerentemente a quanto richiesto per l’attuazione delle Strategie globale ed europea per la
                               conservazione della diversità vegetale.
                               Pur rappresentando il punto di arrivo di un percorso effettuato, l’impegno e i risultati raggiunti hanno posto le
                               basi per attività future rivolte alle valutazioni di altre importanti specie della flora nazionale. Detti risultati saranno
                               disponibili anche attraverso il portale www.naturaitalia.it e il Network Nazionale per la Biodiversità predisposto
                               dalla Direzione per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero Ambiente come piattaforma nazionale
                               delle migliori conoscenze oggi disponibili sul nostro patrimonio naturale.
                               Assume un risultato significativo poter presentare e divulgare le  Liste Rosse nazionali, promosse per la prima
                               volta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nella giornata Internazionale per la
                               Biodiversità, istituita nell’ambito dell’omonima  Convenzione, per ricordare e rafforzare gli impegni definiti e
                               sottoscritti a Nairobi il 22 maggio del 1992.
                                                                                              Maria Carmela Giarratano
                                                                       Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
                                                                        Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare
                                                                          Dirigente Ad Interim Divisione II Tutela della Biodiversità
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