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vinatus (Fischer) l'unico carattere valido è risultato il numero dei rilievi stridu-
                 latori vestigiali o dei peli (105 contro 110 rispettivamente), soprattutto se rap-
                 portati alla misura sopra citata. Fatta questa premessa, considerato anche che
                  E. pulvinatusè assente in Italia (Ragge e Reynolds, 1984; Fontana et al., 2005),
                 sembrerebbe abbastanza ragionevole continuare a considerare il taxon siciliano
                 imparentato con quello nordafricano, e non, come aveva supposto Ramme
                  (1927), con E. pulvinatus.
                    Tuttavia, osservando una lunga serie di esemplari nordafricani a confronto
                 con numerosi esemplari siciliani, non trovo differenze nella lunghezza della
                 placca sottogenitale maschile. Qualche differenza si può osservare invece nella
                 forma delle carene laterali del pro  noto, più rettilinee in albolineatus e mag-
                 giormente curvate in siculus (rapporto tra distanza massima e distanza minima
                 delle carene laterali in albolineatus 1,15-1,33, in siculus 1,25-1,33) e nel rap-
                 porto tra la lunghezza dell'occhio e lo spazio tra gli occhi (in albolineatus l, 7-
                  1,9, in siculus 1,8-2,22). Inquadrando quindi questo taxon all'interno del gen.
                  Euchorthippus, i caratteri utilizzati per la chiave dicotomica da Ragge e Rey-
                  nolds (1984) e quelli qui citati consentono di separarlo agevolmente da tutti
                 gli altri taxa, in modo particolare da E.  albolineatus del Nord Mrica. Ritengo

                  che saranno necessari altri e più approfonditi studi, ma sarebbe ragionevole con-
                 siderare questo taxon una specie valida. Essa è molto diffusa in Sicilia, dal li-
                 vello del mare fino alle quote più elevate; è anche presente nell'isola di Maret-
                  timo (Egadi) e nell'isola Lunga (Stagnone di Marsala).

                  CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE


                    Nella Tabella l  sono elencate le specie di Ortotteri, con la relativa distri-
                  buzione in Sicilia ed in ognuna delle 14 isolette circumsiciliane. Essa mette
                  in evidenza alcune carenze esplorative, come ad esempio quella relativa alle
                  isole Egadi (Favignana, Levanzo e Marettimo) e la necessità di approfondi-
                  mento di ricerche nell'isola di Pantelleria; infine emerge una generale scar-
                  sezza di dati relativamente alla superfamiglia dei Grylloidea. Delle 127 spe-
                  cie complessivamente note, 114 sono state finora trovate in Sicilia, le altre
                  13 nelle isolette circumsiciliane, nove esclusivamente a Lampedusa, tre a
                  Pantelleria ed una ciascuna nelle isole Egadi e ad Ustica. Le  127 specie ap-
                  partengono a 83 generi (in media 1,5 specie per genere), ma il numero dei
                  generi è ancora incerto e oggetto di studi sistematici, su cui non tutti gli Au-

                  tori sono concordi.
                     Grylloderes brunneri (Riggio,  1888) (Mrica ed Asia tropicale), Brachycrota-
                  phus tryxalicerus (Fischer, 1854) (Spagna, Mrica ed Asia tropicale), Ocneridia

                  nigropunctata (Lucas,  1849) (genere nordafricano) e Incertana drepanensis so-
                  no gli unici rappresentanti italiani dei rispettivi generi. Inoltre, vi è un gruppo



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