Page 3 - Micali_1993
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Materiale esaminato
             I campioni sono numerati progressivamente, perché ad essi si farà rife-
         rimento nel testo. Il numero di esemplari indicato comprende solo quelli
         con protoconca integra.

         Pliocene
             1 Rio Torsero (SV), 53  es. / 2 Magliano Sabina (RI),  1  es. / 3 Volpedo (AL),  1 es. / 4
         Villalvernia (AL), 9 es. / 5 Orciano Pisano (PI), 5 es. / 6 Bacedasco (PC),  1 es. / 7 Pieve di
         Cusignano (PR), 3 es. / 8 Campore (PR)  1 es. / 9 Pietrafitta (SI), 14 es. / 10 Altavilla (PA), 20
         es. / 11 Bibbiano (SI), 14 es. / 12 Badagnano (PC), 2 es. / 13 Villanova d’Asti (AT), 6 es. / 14
         Savi (AT),  1 es.
         Pleistocene
             15 Torrente Stirone (PR-PC), 48 es. / 16 Vallone Catrica (Lazzaro RC),  1 es. / 17 Castel-
         l’Anseimo (LI), 2 es.
         Recenti
             18 Algeciras (Spagna) -3 m, 2 es. / 19 Tipaza (Algeria)  - 10 m, 4 es. / 20 Jijel (Algeria)
         spiaggia, 7 es. / 21 Gabes (Tunisia) spiaggia, 14 es. / 22 Cipro  - 7 m, 5 es. / 23 Favignana (TP)  -
         30 m, 4 es. / 24 Messina  - 7 m, 7 es. / 25 Mondello (PA) spiaggia, 1 es. / 26 Porto Pozzo (SS)  - 7
         m, 1 es. / 27 Castiglioncello (LI) spiaggia, 4 es. / 28 Portovenere (SP)  - 15 m, 4 es. / 29 Marina
         di Camerota (SA)  - 40 m, 8 es. / 30 Punta Ala (GR)  - 10 m, 3 es. / 31 Isola di Ponza (LT)  - 15
         m, 2 es. / 32 Bagheria (PA)  - 10 m, 4 es. / 33 Alto Tirreno  - 250-350 m,  1 es. / 34 Cap Serrai
         (Tunisia)  - 5 m,  1 es. / 35 Hinzir Br. (presso Konacik, Turchia)  - 5 m, 6 es. / 36 Erzin Plaj
         (presso Dortyol, Turchia)  - 5 m,  1 es. / 37 Ulucinar (Turchia)  - 7 m,  1 es. / 38 Bencik (penisola
         di Datca, Turchia)  -  1 m, 1 es. / 39 Gaeta (LT), detrito profondo, 1 es. / 40 Arbatax (SS)  - 230
         m,  1 es..


         Variabilità
             L’esame di esemplari recenti e fossili di T. striatula ha permesso di
         avere una visione d'insieme sulla variabilità di tre importanti caratteri:
         protoconca, carena basale e dentellatura sul labbro esterno.
             La forma e le dimensioni della protoconca sono usate in alcune fami-
         glie (es. Rissoidae) come caratteri basilari per la separazione specifica. In
         questo paragrafo si vuole mostrare come la protoconca di questa specie sia
         variata in un arco di tempo di circa sei milioni di anni.
             In T. striatula si nota che dal Pliocene ad oggi è avvenuta una variazio-
         ne continua nella forma della protocona. Nel Pliocene inferiore (campione
         1, fig. 1A) la protoconca è formata da circa 2,5 giri, molto svolti. Nel Plio-
         cene medio (es. campione  10, fig. 1B) c'è  l 'inglobamento del nucleo nel
         primo giro, che risulta più grande e mammelliforme.
             Nel corso del Pliocene e Pleistocene la protoconca tende alla forma
         planorbe, mostrando comunque una certa variabilità nelle dimensioni e
         sporgenza del nucleo. In fig. 1C è mostrata la protoconca di esemplari del
         campione 15, databile come Pleistocene basale.
             Gli esemplari recenti (es. campione 23, fig 1D e campione 20, fig. 1E)
         sono molto vicini alla forma lenticolare, e mostrano una ampia variabilità
         nelle dimensioni. Il grafico di fig. 2 riporta le dimensioni della protoconca
         negli esemplari recenti.
             Si ritiene che la variazione di forma sia legata a una minore durata
         della fase planctonica. Normalmente le dimensioni sono costanti all’inter-
         no di un campione, ad eccezione del campione 21 che mostra una ampia

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