Page 4 - N.Agostini_2002
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Parte Terza: Ricerca                                                                                                     6. La migrazione dei rapaci in Italia

        ve differenze tra individui appartenenti alla stessa specie. Da qualche anno ri-
        cerche sulle possibili relazioni esistenti tra orientamento, navigazione e trasmis-
        sione delle informazioni nei rapaci migranti vengono condotte proprio nell'area
        del Mediterraneo centrale, dove l' effettuazione contemporanea di osservazioni
        visive in diversi siti sta fornendo risultati interessanti. Recentemente, inoltre, al-
        cune ricerche sono state effettuate utilizzando il rilevamento satellitare di rapaci             Primavera/autunno  FP.  FdP   1000   Beaman  e  Galea.  1974;
                                                                                                                                          ZaUes e Bildsteon 2000
        di media e grossa taglia (Meyburg e Meyburg, 1996; Meyburg et al., 1995a, 1995b;
        Kjellén, 1997). Probabilmente in futuro questo metodo consentirà la raccolta di     2            fnmavlautun .l   FP,  FdP, NB, AM  lndeterminabìle   Thiollay   19 75.   1977;
                                                                                                                                          Dejonghe 1980; Agostino e
        un'enorme mole di dati in questo campo di studio.                                                                                 Duche  1994;  AgostJne  er
                                                                                                                                          al .• 1994b, c
                                                                                            3            Pnmaveralautunno     > 2000; > 5000
        6.5 La migrazione in Italia

        Fino ad oggi sono stati individuati in tutto il mondo 106 siti nei quali, annual-
        mente, transitano più dì 10.000 rapaci (lo Stretto di Messina in Italia, durante il
        periodo primaverile); in 18 di essi vengono contati più di 100.000 uccelli (lo Stret-
        to di Gibilterra in Europa), soltanto in due siti, Veracruz (Messico) ed Eilat (Israe-
        le), transitano più di un milione di rapaci (Zalles e Bildstein, 2000). Nell'area del
        Mediterraneo centrale, gli studi sulla migrazione dei rapaci sono stati effettuati               Autunno    FP.  FdP. NB
        prevalentemente negli ultimi tre decenni. In questo periodo sono stati localizza-
        ti 16 siti in cui osservazioni sistematiche hanno evidenziato significative con-
        centrazioni di individui migranti; di essi 14 si trovano in Italia, uno in Tunisia ed
        uno nell'arcipelago maltese (Tab. 6.2; Fig. 6.1). Inoltre, recenti osservazioni han-
        no evidenziato un significativo flusso di rapaci nel Friuli-Venezia Giulia (Preal-
        pi Giulie; Borgo, in stampa), nel Trentina Alto Adige (Monte Bondone; Micheli e
        Pedrini, 1997), in Lombardia (Cima Comér; Bertoli, in stampa); Valpredina; Bas-
        si, in stampa; Pozzolengo; Gargioni, in stampa), Toscana (Isola di Pianosa; Pae-
        sani e Politi, in stampa) e sull'Aspromonte (Guglielmi et al., in stampa). Sebbe-
        ne, nella maggior parte dei casi, gli ornitologi abbiano effettuato quasi esclusi-
        vamente un conteggio dei migranti, recenti studi hanno focalizzato l'attenzione                  Primavera/autunno  FP,  FdP, B   > 30007. > 500
        su aspetti etologici tentando di chiarire, per esempio, l'influenza delle condizio-
        ni atmosferiche sulla tendenza dei rapaci ad attraversare superfici d'acqua, ed
                                                                                                         Autunno    FP,  8   >5000
        aspetti concernenti il comportamento gregario, l'orientamento, la navigazione e
        la trasmissione delle informazioni, soprattutto grazie al riconoscimento degli in-
        dividui appartenenti alle differenti classi di età. Le specie maggiormente osser-
        vate sono risultate il Falco pecchiaiolo, il Nibbio bruno, il Falco di palude, l'Al-
        banella minore ed il Biancone. Con l'esclusione del Biancone, tutte queste specie
        migrano prevalentemente attraversando il Mediterraneo Centrale. Non a caso,       (fJ> ~ Falco pecthiado. FdP e  falco di palude; NB •  Uibt);o bruno. AM = Alb.lnellol tnltlOft: C •  Capovacraoo; B •  Biancone; SP = S~
        tra gli Accipitriformi nidificanti in Europa e svernanti nell'Africa sub-sahariana,   rw. GH •  Ghoppio; FC  • falco CUCJJio).
        queste risultano essere le specie che presentano un aspetto maggiormente slan-
        ciato (Forsman, 1999), caratteristica che, come precedentemente detto, le rende
                                                                                          6.5. 1 Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus)
        particolarmente adatte ad attraversare superfici marine tanto vaste come il Me-
        diterraneo centrale (Cramp e Simmons, 1980). Ritengo utile, per fornire un qua-   Migratore totale, sverna prevalentemente nell'Africa centro-occidentale (Cramp
        dro più chiaro possibile delle conoscenze attuali sulla migrazione dei rapaci in   e Simmons,  1980).  Durante il periodo  primaverile migliaia  di individui rag-
         Italia e sul Mediterraneo centrale,  trattare i risultati di questi studi specie per   giungono le coste occidentali della Sicilia dalla penisola tunisina di Ca p Bon., di-
        specie.                                                                           stante circa 150 km, con il picco durante la prima metà di maggio. Differente-

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