Page 8 - N.Agostini_2002
P. 8
.
. . r
·.
Parte Terza: Ricerca 6. La migrazione dei rapaci in Italia
re le deviazioni provocate dai venti laterali Analogamente agli Sparvieri bruni in
migrnz.ione lungo la costa orientale degli Stati Uniti (Accipiter striah1s: Kerlinger
e Gautreaux, 1984), in presenza di venti laterali forti i pecdùaioli impiegano me-
no frequentemente il volo veleggiato migrando a quote più basse ed utilizzando
lunghe fasi di volo battuto (Agostini e Logozzo, 1995c). Poiché nello sfruttare le
correnti termiche i rapaci vengono trasportati passivamente dal vento (Kerlinger,
1989), utilizzando tale strategia essi sono in grado di limitare le deviazioni late-
rali durante il veleggiamento e compensarle correggendo la direzione di volo du-
rante le fasi di volo battuto (Kerlinger e Gautreaux, 1984). L'enonne differenza tra
i conteggi effettuati sull' Apperuùno calabrese in autunno e sullo Stretto di Mes-
sina in primavera evidenzia che solo una piccola parte della popolazione di que-
sta specie attraversa il Mediterraneo centrale durante la migrazione post-ripro-
duttiva. La grande sovrapposizione esistente tra gli areali di nidificazione delle
popolazioni che attraversano il Canale di Sicilia e delle popolazioni che attraver-
sano lo Stretto di Gibilterra (in Svezia e nell'Europa centrale) ed il Bosforo (in Fin-
landia), suggerisce che la maggior parte degli individui osservati nell'Italia meri-
dionale durante la migrazione autunnale appartengano alla popolazione dell'Ita-
lia centrale; infatti, mentre le caratteristiche geografiche della penisola indicano
che per questi ucceUi il Mediterraneo centrale sia una rotta obbligata, per le po-
polazioni più settentrionali, non più motivate dal punto di vista riproduttivo, la
scelta delle altre due rotte consentirebbe di evitare una più lunga traversata sul
mare (Agostini e Logozzo, 1995b). Anche nell' Apperuùno calabrese il picco della
migrazione autunnale è stato rilevato tra la fine di agosto e l'inizio di settembre;
tuttavia, un notevole numero di individui è stato segnalato anche dopo la prima
decade di settembre. Gli adulti migrano durante il periodo di picco, attraversan-
do, analogamente ai movimenti primaverili, il Mediterraneo centrale tra la Sicilia
e la Tunisia e concentrandosi sull'isola di Marettimo in gruppi numerosi (massi-
mo 682 insieme il primo settembre 1998; Agostini et al., 2000). l giovani di questa
specie migrano più tardi (Kjellén, 1992; Agostini e Logozzo, 1995b), prevalente-
mente dopo la metà di settembre. Analogamente ai giovani Sparvieri (Drost,
1938), essi sembrano volare lungo un asse NE-SW geneticamente definito, attra-
versando il mare tra la Sicilia e la Libia e concentrandosi sull'isola di Malta (Ago-
stini e Logozzo, 1995b). È interessante riportare che nell'Appennino calabrese è
stata talvolta osservata una notevole sovrapposizione dei periodi di migrazione
degli adulti e dei giovani, prevalentemente tra il 6 ed il lO settembre. Tale osser-
vazione ha fatto ipotizzare che occasionalmente parte degli uccelli migranti nel-
Fig. 6.2 - Rotlt uHI!ZZlllt diii Falco p«duaiooo duranlt la m1grauont aulunrUJit ntll 'am~ cltl MtJilltmmto
l'Italia settentrionale attraversino il Mediterraneo centrale, forse quando spinti
cmlralt (fr= tralkggtlllll • rolla 1poiÙZilla; frw:ul pwnttggJQIII • prtvalmlonmlt gwvani; ? • dir=ont
verso sud da condizioni atmosferiche sfavorevoli sulle Alpi, causando un effetto supposiJJJ.
di "trascinamento" sui giovani appartenenti alla popolazione nidificante nell'Ita-
lia centrale (Agostini e Logozzo, 1997).1 giovani migranti in questo periodo non
vengono osservati sull'isola di Malta; essi, infatti, sembrano essere in grado di ap- degna (Fig. 6.2; Thibault, 1983; Corbi et al., 1999; Jonzén e Pettersson. 1999). Nel
prendere la rotta più breve, tra la Sicilia e la Tunisia, seguendo gli adulti (Agosti- bacino del Mediterraneo concentrazioni di giovani Falchi pecchiaioili vengono
ni et al., 1999, 2000). In generale però, i giovani Falchi pecchiaioli tendono a mi- anche segnalate sulle isole di Cabrera (Baleari) e Opro (Frost, 1994; Rebassa,
grare su un fronte più ampio degli adulti, con centinaia di individui che sembra- 1995; Schrnid, 2000). Infine, tra il 20 ed il23 settembre 2001, decine di Falchi Pec-
no intraprendere In traversata del mare dal promontorio del Circeo e dall'isola di chiaioli sono stati osservati sull'isola di Pianosa (Paesani e Politi, in stampa), pro-
Capri e, probabilmente, dall'Italia settentrionale attraversando la Corsica e la Sar- babilmente in volo verso la Corsica. Tuttavia, un recente studio effettuato sul Cir-
164 165