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Rivista piemontese di Storia naturale, 41, 2020: 3-22                              ISSN 1121-1423



                 Come in letteratura risulta ormai consolidato,  ciclico, dipendente dalla stagionalità della tempe-
              gli Autori identificano con Tirreniano il sottosta-  ratura superficiale del mare (De Torres et al.,
              dio isotopico MIS 5e, di cui MIS 5.5 rappresenta  2010). P. latus è detritivoro-vegetariano, ha abitu-
              il picco termico. Si tratta di un momento della   dini gregarie e abita bassi fondali sciolti prevalen-
              storia geologica quaternaria che ha sempre de-    temente fangosi-sabbiosi-ghiaiosi anche con pra-
              stato indubbio interesse, poiché corrisponde ad   terie di alghe; generalmente viene pescato tra 14 e
              un paleoclima interglaciale particolarmente caldo  35 m di profondità, ma secondo Meco (1977),
              che, seppure di breve durata, grazie soprattutto a  che ne ha osservati molti nel Golfo del Biafra, co-
              condizioni oceanografiche favorevoli, ha per-     lonizza anche acque meno profonde, da 1 a 4-5
              messo la colonizzazione delle acque mediterranee  m, per questo motivo vengono spiaggiati vivi
              da parte di una malacofauna con caratteristiche   dalle mareggiate più forti.
              peculiari.
                 Durante questa fase di riscaldamento globale,
              verificatasi tra 126.000 e 116.000 anni fa, si è sti-
              mato che le acque marine superficiali del Medi-
              terraneo abbiano raggiunto una temperatura me-
              dia maggiore di 3 °C rispetto all’attuale. La fu-
              sione di buona parte delle calotte glaciali che ri-
              coprivano i continenti ha causato un aumento del
              livello marino medio che, in base ai rapporti eu-
              statici tra i volumi di ghiaccio fuso e il volume dei
              mari, è stato calcolato abbia raggiunto una quota
              superiore di 6±3 m rispetto a quella attuale (Fer-
              ranti et al., 2006).
                 La malacofauna conservata nei depositi del
              MIS 5.5 comprende alcune specie di acque tropi-
              cali, infatti vi si rinvengono conchiglie fossili ap-
              partenute a molluschi definiti “ospiti caldi”, nello
              specifico “ospiti senegalesi” perché attualmente
              viventi nell’Oceano Atlantico lungo le coste del
              Senegal, ma estinti nel Mediterraneo.
                 Talvolta, gli affioramenti del livello in que-
              stione vengono chiamati spiagge, livelli o strati a
              Strombus, in quanto caratterizzati da un’abbon-
              dante presenza del gasteropode Persististrombus
              latus (Gmelin, 1791), che per il MIS 5.5. costitui-
              sce un vero e proprio marker stratigrafico.
                 Questo mollusco è citato frequentemente in
              letteratura col sinonimo juniore Strombus bubo-
              nius Lamarck, 1822 (Dodge, 1956). Tale specie,
              in accordo con Harzhauser & Kronenberg
              (2013), è da riferire al genere Persististrombus  Fig. 2 - Prospetto cronostratigrafico del Pleistocene
              istituito da Kronenberg & Lee (2007) per gli      medio-superiore elaborato utilizzando i dati esposti
              strombidi di taglia medio-grande.                 da Martinson et al. (1987), ricavati dai livelli isotopici
                 Si tratta di un gasteropode la cui distribuzione  dell’ossigeno marino (MIS). Il tratto rosso indica ap-
              attuale si estende nell’oceano dell’Africa occiden-  prossimativamente la posizione temporale del picco
              tale, dall’Angola all’arcipelago di Capo Verde, e  termico tirreniano di circa 126.000 anni fa, cioè del
              resta confinato in quest’area dell’Atlantico a    MIS 5.5 come viene convenzionalmente identificato.
              causa di due correnti fredde: a sud quella del
              Benguela e a nord quella delle Canarie. La tem-   Fig. 2 - Chronostratigraphic view of the middle-up-
              peratura dell’acqua ottimale per la vita di questa  per Pleistocene elaborated using the data provided
              specie è 22-30 °C, anche se sembra sopportare     by Martinson et al. (1987), deducted from the marine
              temperature minime di 16 °C (Meco, 1977); la      oxygen isotopic levels (MIS). The temporal position
                                                                of the Tyrrhenian thermal peak, about 126,000 years
              durata media della sua vita è 3-5 anni e la sua   ago, conventionally identified as MIS 5.5, is roughly
              conchiglia è caratterizzata da un tasso di crescita  indicated by the red scar.


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