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venimento nei medesimi siti, in occasione di alcuni scavi,
                                                              di strumenti generalmente associati all’impiego di reti,
                                                              quali: spolette, aghi e pesi da rete (Fig. 5).
                                                              La pesca doveva essere diretta, inizialmente, verso le spe-
                                                              cie più facilmente catturabili con i rudimentali attrezzi di
                                                                           8
                                                              cui si disponeva , sebbene l’interesse doveva già essere ri-
            Fig. 4. Esempio di rete recuperata da terra nella pesca di pesci di  volto verso quelle specie pelagiche di cui si aveva avuto
            grossa taglia.                                    modo di osservare la naturale e spiccata gregarietà che ne
                                                              facilitava la cattura. Tra gli animali pelagici di grande ta-
            duzione e la significativa quantità di materia prima neces-  glia, la specie di maggiore rilevanza doveva certamente es-
            saria per il mantenimento di un processo produttivo in  sere quella del thunnus thynnus, come testimoniano già tra
            chiave imprenditoriale appare improponibile l’impiego di  il IV e il III millennio le sagome di pesci schizzati sulle pa-
            questi strumenti per il procacciamento della materia prima,  reti della grotta del Genovese sull’isola di Levanzo in pro-
                                                                            9
            sebbene non sia da escludere un loro utilizzo complemen-  vincia di Trapani (Fig. 6).
            tare ad altre attrezzature alieutiche più produttive come la  Soltanto l’adozione su scala “industriale” di un sistema di
            rete.                                             reti gestito con l’ausilio di numerosi pescatori dall’alto
            Escludendo le prime rudimentali reti di modeste dimen-  grado di specializzazione, poté permettere la cattura di
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            sioni (Fig. 3), la prima rete utile alla realizzazione di una  grandi quantità di tonni e di altre specie migratorie.
            attività alieutica che consenta abbondanti catture menzio-  Nell’evoluzione della pesca da individuale a “industriale”,
            nata dalle fonti può essere individuata in quella rettango-  benché le specie di pesci citati dalle fonti tendono ad indi-
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            lare utilizzata nelle iniziali forme di “tonnara” per  care nel pescatore autonomo la figura caratteristica del-
            circondare i tonni e spingerli verso le acque basse della  l’alieutica mediterranea in età classico-ellenistica, si dovrà
            costa, dove vi si dava la morte (Fig. 4). Indizi importanti  immaginare un sistema transitorio misto, con la figura del
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            per la valutazione del potenziale utilizzo di reti nell’ambito  piccolo pescatore autonomo parallela, grazie all’introdu-
            degli impianti di salagione si sono ottenuti anche dal rin-  zione delle grandi reti da pesca, allo sviluppo in chiave im-
                                                              prenditoriale delle grandi cacce. Il quadro economico
                                                              iniziale ricostruibile sulla base delle indicazioni delle fonti
                                                              appare, comunque, molto modesto e basato su piccoli
                                                              gruppi di pescatori in barche di dimensioni contenute: sem-



















                                                              Fig. 6. Sagoma di tonno sulla parete della grotta del Genovese di
                                                              Levanzo (Sarà, 1998).



















            Fig. 5. Spolette, aghi e pesi associati all’impiego e manutenzione  Fig. 7. Impianto urbano-industriale di Baelo Claudia (Ponsich,
            delle reti (Martinez Maganto, 1992).              1988).
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