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9.1 La tunnara
L’isola di Favignana viene è ricordata principalmente pe la storica Tonna-
ra. Generalmente con il termine con il termine “tonnara” si indicano gli
edifici nel quale erano svolti i lavori inerenti alla pesca del tonno; è invece
più corretto distinguere:
- la tunnara vera e propria, cioè la struttura posizionata in mare per la
cattura del tonno;
- u bbagghiu ovvero i locali dove si svolgevano le azioni di preparazione
e manutenzione degli strumenti di lavoro, all’interno del quale di trova-
vano la camparia (ampio magazzino nel quele si preparavano le reti) e i
trizzani (deposito delle imbarcazioni durante tutto il periodo invernale) .
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Le tonnare siciliane si distinguono sostanzialmente in tunnari ô ddrittu e
in tunnari i rritornu, a seconda appunto del percorso dei tonni. Quella di
Favignana è una tunnara ô ddrittu che intercetta i tonni nel periodo pri-
maverile (nei mesi tra aprile e giugno). La caratteristica pesca del tonno
avveniva una volta l’anno, solitamente inaugurata il 23 aprile, (giorno di
San Giorgio) protratta fino alla fine di giugno. In questo periodo i tonni
si avvicinano in branchi alle coste, procedendo da nord verso sud, per
deporre le uova nelle acque più calde. I pescatori delle Egadi hanno da
sempre sfruttato questo momento per proseguire alla cattura attraverso
una tecnica rigidamente codificata nel tempo.
Il complesso sistema di reti usato si sviluppa principalmente in tre parti
strutturalmente indipendenti ma con funzionalità correlate: la costa, la
cura e l’isula.
La funzione della costa era quella di deviare il naturale percorso dei tonni
per indirizzarlo verso la cura, e quindi verso l’isola. La costa era principal-
mente costituita da un cavo d’acciaio di circa 3.500 metri e da una rete ad
esso legata su tutta la lunghezza. La cura, invece, era la rete che univa l’i-
sula alla terraferma. L’isola veniva collocata a una certa distanza dalla co-
sta, ed era divisa da un certo numero scompartimenti detti camere; spazi
delimitati e comunicanti tra di loro attraverso l’apertura o la chiusura di
una rete chiamata “porta”. Infine tutta l’installazione di reti era assicurata
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da un complesso e saldo sistema di ancore . Ruolo fondamentale nella
progettazione della cattura aveva il rais, capo in arabo, che si occupava
di “comandare” le operazioni di calata e funzionamento della tonnara .
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aspetti culturali/ 121